Crippa e D’Incà lasciano il Movimento 5 Stelle: un nuovo partito di ex grillini in arrivo?
L’ex capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle Davide Crippa lascia il partito. E poco dopo arriva lo stesso annuncio da parte del ministro dei rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. «Dopo ormai 14 anni di attivismo politico mi vedo costretto a lasciare il M5s. Si tratta per me di un gesto molto sofferto e meditato a lungo», esordisce Crippa. Poi accusa: «Ho lavorato fino all’ultimo momento utile per evitare quanto accaduto, ma i vertici hanno scelto la strada della rottura su tutti i fronti, anteponendo interessi particolari a quello generale del Paese, attraversato da una crisi senza precedenti, che va ad aggravarsi di giorno in giorno. Non comprendo più il progetto politico del M5S, troppo instabile, troppo volubile e spesso contraddittorio, che ha fatto perdere di vista l’orizzonte comune che aveva unito il Movimento in molti anni di battaglie e di impegno politico».
Due addii nel M5s
Anche D’Incà affida a un comunicato il suo addio: «Avevo spiegato nelle sedi opportune e anche pubblicamente i rischi ai quali avremmo esposto il Paese in caso di un non voto di fiducia nei confronti del governo Draghi. Una decisione a mio giudizio irresponsabile che non ho condiviso e che ho cercato di evitare fino all’ultimo istante lavorando dall’interno del Movimento 5 Stelle, con la speranza che prevalesse una linea di ragionevolezza e con l’unico obiettivo di mettere in sicurezza il Paese, proseguire con le importanti riforme che abbiamo realizzato in questi mesi e ottenere le relative risorse economiche, grazie alla spinta del Movimento».
E quindi: «Dopo 12 anni, lascio il Movimento 5 Stelle con profondo rammarico e dolore personale, le nostre strade non sono più sovrapponibili, il solco che si è scavato in questi ultimi mesi non mi consente di proseguire in questa esperienza, per coerenza con le idee e con i valori che ho portato avanti a livello nazionale e locale e che intendo continuare a sostenere». Nelle ultime settimane Crippa aveva mandato spesso segnali di insofferenza nei confronti della linea politica grillina e del leader Giuseppe Conte. Prima di dimettersi dalla carica di capogruppo aveva chiesto di votare la fiducia a Draghi in più occasioni. Poi aveva “licenziato” Rocco Casalino, non rinnovandogli la collaborazione con il gruppo alla Camera. Ieri l’agenzia di stampa Ansa ha scritto che Crippa ha registrato il simbolo di una nuova associazione politico-culturale e lunedì terrà una conferenza stampa con il ministro Federico D’Incà e Alessandra Carbonaro.
Leggi anche:
- «Grazie a chi ha combattuto, ora lo farà nella precarietà»: l’elogio (ironico?) di Grillo alle “vittime” dei 2 mandati
- La strada stretta di Conte tra i vincoli di Grillo, lo Statuto, la scelta “no alleanze” e il fucile spianato di Borré
- La discesa in campo di Michele Santoro: «Fondo il partito che non c’è e mi alleo con Conte»