Via libera alle candidature M5s, compromesso Raggi-Conte sulle regole: ma sarà l’ex premier ad avere l’ultima parola
Accordo raggiunto tra la linea “morbida” di Giuseppe Conte e della maggioranza del comitato di Garanzia grillino e la staccionata di paletti di Virginia Raggi sul regolamento per le candidature nel M5s verso le elezioni del 25 settembre. Dopo la riunione pomeridiana dei coordinatori regionali pentastellati, il M5s in un comunicato ufficiale ha annunciato che «le autocandidature per entrare nelle liste elettorali del M5s potranno essere presentate dalle 14 di venerdì 5 agosto alle 14 di lunedì 8 agosto». La principale mediazione tra la linea morbida dell’ex premier e quella più rigida dell’ex sindaca di Roma, che nelle scorse ore ha agitato gli animi all’interno della galassia pentastellata, è stata trovata sul «principio di territorialità», con una deroga relativa al luogo di residenza dei candidati. Nel documento infatti viene specificato che la proposta di autocandidatura è da intendersi legata alla «circoscrizione o collegio di residenza», ma sarà comunque possibile candidarsi anche in circoscrizioni o collegi «in cui si ha domicilio professionale», o il «centro principale dei propri interessi».
Posto che potrà autocandidarsi ciascun iscritto al M5s, in qualsiasi caso l’ultima parola sulle candidature spetterà a Giuseppe Conte, che avrà facoltà «di indicare modalità e i criteri per la formazione delle liste di candidati». Tra i documenti allegati è presente il regolamento completo, che include i requisiti per le autocandidature. Ma in chiusura del documento è presente anche una clausola che se non è stata rispettata in precedenza porta al rifiuto dell’autocandidatura nel M5s. Non potranno presentare la propria candidatura «coloro che abbiano tenuto condotte in contrasto con i principi, valori, programmi, nonché con l’immagine del MoVimento 5 Stelle, del suo simbolo e del suo Garante o siano stati parte ricorrente e/o parte attrice e/o parte convenuta e/o resistente in giudizi promossi da o avverso il MoVimento 5 Stelle e/o il suo Garante», ossia Beppe Grillo.
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