Tasse, salta la rottamazione delle cartelle esattoriali 2018-19: c’è tempo fino all’8 agosto per pagare
Mancano poco più di 50 giorni alla fine del governo presieduto da Mario Draghi, attualmente in carica solo per il disbrigo degli affari amministrativi a seguito delle dimissioni rassegnate due settimana fa. Troppo pochi per mandare in porto il potenziamento della «Pace Fiscale» – la cosiddetta «Rottamazione Quater» – caldeggiato da Lega e Cinque Stelle, che avrebbe consentito ai contribuenti di pagare le cartelle esattoriali a rate godendo della cancellazione degli oneri accessori (more, sanzioni e interessi) e, in alcuni casi, dell’abbattimento di gran parte dello stesso debito. Per procedere, sarebbero serviti 1,4 miliardi di euro che il Dipartimento del Tesoro stava cercando da mesi. Ma il tempo sembra ormai scaduto.
Troppo poco tempo per una misura onerosa
Secondo fonti del Dicastero dell’Economia, la crisi politica avrebbe congelato definitivamente il progetto. E questo perché un governo in carica per il solo disbrigo degli affari correnti non sarebbe capace di far decollare un provvedimento politicamente e finanziariamente cruciale. L’attuale «Pace fiscale», a cui hanno avuto accesso circa 300 mila contribuenti, serve a sanare tutte le posizioni debitorie precedenti il 2017. Nei piani, quella che sarebbe diventata la «Rottamazione Quater» avrebbe ampliato questa platea coinvolgendo anche le situazioni relative al biennio 2018-2019, attualmente escluse dalle sanatorie. L’alt a un’ennesima agevolazione fiscale per i contribuenti in difetto con le tasse avrà comunque il pregio di evitare un potenziale conflitto con la Consulta.
Alcuni mesi fa, ricorda il Messaggero, a proposito della riforma della Riscossione inserita nella delega fiscale – mai andata in porto a causa della crisi – i giudici della Corte avevano avvertito che, terminata l’emergenza sanitaria, «dovranno essere evitati interventi di rottamazione o stralcio contrari al valore costituzionale del dovere tributario. E tali da recare pregiudizio al sistema dei diritti civili e sociali tutelati dalla Costituzione». Un divieto esplicito, insomma, che la vecchia maggioranza aveva deciso di non prendere in considerazione.
L’8 agosto il saldo delle rate scadute nel 2021
A non accogliere con sollievo lo stop alla Rottamazione quater sarà, prevedibilmente, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Il quale già qualche settimana fa aveva detto: «Siamo l’unico Paese del mondo Occidentale ad avere un magazzino con crediti di 22 anni: è ingestibile». In effetti, i contribuenti ancora alle prese con la Rottamazione ter sono ancora alle prese con i pagamenti. C’è infatti tempo fino all’8 agosto per saldare le rate, originariamente in scadenza nel 2021, mantenendo le agevolazioni previste. In caso di versamenti oltre i termini previsti, i contribuenti non godranno dei benefici della misura agevolata. E saranno obbligati a versare le tasse arretrate con tanto di ricarico di interessi, sanzioni e aggio.
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