100 euro in busta paga e aumenti delle pensioni: cosa c’è nel decreto Aiuti Bis e perché i sindacati parlano di «elemosina»
Un taglio dell’1% alle tasse sul lavoro per i redditi al di sotto dei 35 mila euro. 200 euro per i lavoratori precari. E la rivalutazione del 2% delle pensioni, che porterebbe 10 euro in più in tasca ogni 500 euro. E ancora: proroga agli sconti su accise e bollette, oltre al raddoppio del bonus trasporti e di quello per lo psicologo. Il Decreto Aiuti Bis è stato approvato dal Consiglio dei Ministri anche se la bozza circolata ieri ha fatto arrabbiare i sindacati che si aspettavano un taglio maggiore del cuneo fiscale, tramontato insieme all’ipotesi di tagliare le tasse solo ai redditi al di sotto dei 25 mila euro. Nel testo c’è però il raddoppio della soglia esentasse dei benefit aziendali. Che potranno essere usati anche per pagare le bollette di acqua, elettricità e gas. Mentre per lo smart working arriva una proroga fino a ottobre o dicembre.
Cosa cambia per salari e pensioni
Il Decreto Aiuti Bis arriverà in Gazzetta Ufficiale alla fine della settimana e per la conversione i partiti si sono impegnati a non presentare emendamenti. Cosa cambia per salari e pensioni? Per i lavoratori il taglio del cuneo fiscale aumenta di un punto percentuale per la platea già coinvolta dalla decontribuzione di 0,8 punti della Legge di Bilancio 2022. Il taglio avrà una soglia di 35 mila e non 25 mila euro. La misura, retroattiva a partire da luglio, vale complessivamente 1,6 miliardi (786 milioni nel 2022 e 831 milioni nel 2023).
Il decreto prevede anche la rivalutazione del 2% delle pensioni a partire dal primo ottobre, tredicesima compresa, e l’anticipo del conguaglio. Il costo è in questo caso di 2,38 miliardi. Le cifre sono lievemente più alte rispetto a quelle comunicate ieri ai sindacati. Che però parlano di elemosina. E fanno i conti in tasca al governo. Ridurre di un punto percentuale il cuneo fiscale, spiega oggi La Stampa. Significa per le rappresentanze che per un lavoratore, per ogni mille euro di stipendio ci sono 10 euro in più di aumento lordo al mese. In media, in sei mesi, i lavoratori dipendenti otterrebbero appena 100 euro lordi di aumento.
Sulle pensioni, invece, la rivalutazione del 2% comporterebbe un aumento di 10 euro lordi ogni 500 di pensione. Mentre l’anticipo del conguaglio dello 0,2% frutterebbe 1 euro ogni 500. In totale sarebbe meno del bonus 200 euro una tantum finito nelle buste paga dei lavoratori a luglio.
Bonus 200 euro a precari e sportivi
Il fondo per il bonus 200 euro trova altri 25 milioni. Il contributo andrà entro ottobre a 125 mila tra braccianti dell’agricoltura, precari della scuola, stagionali dello spettacolo e lavoratori con contratti di somministrazione. Finora questa platea non aveva ricevuto nulla. Stando alla bozza circolata ieri arrivano anche 100 milioni di euro a favore dei lavoratori autonomi. Dovrebbero portare un ulteriore bonus, ma di soli cento euro, per le partite Iva. L’indennità sarà riconosciuta anche ai lavoratori dello sport. E nei confronti di quei lavoratori dipendenti che – pur percettori di reddito inferiore ai 35 mila euro – nei primi sei mesi dell’anno non hanno beneficiato dell’esonero contributivo, in quanto interessati da eventi (maternità, malattia o cassa integrazione) coperti solo figurativamente dall’Inps.
No invece alla sforbiciata sull’Iva sui beni alimentari di prima necessità. A dare battaglia sul tema era stata la Lega, così come il ministro Renato Brunetta e Luigi Di Maio. Ma per adesso al ministero dell’Economia non se la sentono di decidere su un tema politicamente importante. Ma c’è chi dice che nel CdM potrebbero arrivare «sorprese». Il taglio di 30 centesimi sulle accise dei carburanti avrà una proroga fino al 31 dicembre. Finora, nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, un litro di benzina è aumentato del 13,4% in più rispetto al 2021, mentre il diesel è rincarato del 22,6%.
Bollette, bonus trasporti e psicologo
Aumenta il pacchetto di aiuti alle famiglie per il caro-energia da 3,4 a 5 miliardi. In base al nuovo «dl» la platea dei «vulnerabili» viene ridefinita. Ora nella categoria dei tutelati rientrano anche persone in difficoltà economica, disabili, utenze delle isole minori non interconnesse e over 75. Per questi soggetti da gennaio il prezzo del gas dovrà riflettere «il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso». A difesa di tutti gli utenti sino al 31 ottobre viene sospesa la possibilità per i fornitori di modificare unilateralmente i prezzi.
Inefficaci anche i preavvisi già comunicati se questi non si sono già tradotti in nuovi contratti. Il bonus trasporti riceve invece altri 100 milioni di finanziamento. Arrivano anche 200 milioni per le imprese agricole alle prese con la siccità. Previste nuove risorse per il bonus psicologo, che arriva a 25 milioni di euro, e nuovi contributi alle città metropolitane. Misure anche dall’Ilva all’ex Alitalia, dal rifinanziamento di strumenti di sviluppo industriale alla scuola fino alla nuova governance per il comitato promotore delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
I benefit aziendali
Nel decreto c’è anche una norma sui fringe benefit aziendali. La Stampa spiega che il governo ha infatti deciso di raddoppiare la soglia esentasse dei vari benefit, che in molti casi fanno da corollario agli accordi aziendali ed al rinnovo dei contratti. Dai 258 euro previsti per quest’anno fiscale si raddoppia. 516 euro che potranno essere utilizzati anche per pagare le bollette di acqua, luce e gas. Novità in vista anche per lo smart working: la modalità di lavoro agile che scade il 31 luglio sarà infatti prorogata (a ottobre o a fine anno) per i lavoratori fragili e per i genitori con figli minori di 14 anni. Il credito d’imposta per gas ed elettricità per le imprese avrà una dotazione di 3,37 miliardi di euro. Il 15% verrà riconosciuto alle aziende che potranno dimostrare aumenti fino al 30%. Per le imprese energivore il credito d’imposta arriva al 25%.
5650 euro per i prof “esperti”
Il testo prevede anche un premio per i prof cosiddetti esperti: «I docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili» possono accedere alla qualifica di «docente esperto e maturano il diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento». Nel decreto legge aiuti bis si precisa che la qualifica di docente esperto «non comporta nuove o diverse funzioni oltre a quelle dell’insegnamento» e si fissa un tetto massimo di 8 mila unità per ciascuno degli anni 2032/2033, 2033/2034, 2034/2035 e 2035/2036.
Il provvedimento stabilisce, inoltre, che «per gli insegnanti di ruolo di ogni ordine e grado del sistema scolastico statale, al superamento del percorso formativo triennale e solo in caso di valutazione individuale positiva è previsto un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale, non inferiore al 10% e non superiore al 20% del trattamento stipendiale in godimento».
Le critiche dei sindacati
La sottosegretaria al Mef Cecilia Guerra ha risposto oggi alle critiche dei sindacati sul Decreto Aiuti Bis e il cuneo fiscale: «Credo che una riflessione sia in corso, perché alcune delle obiezioni dei sindacati sono fondate, ma la coperta è abbastanza stretta». E quindi «la necessità di focalizzarsi sui soggetti a basso reddito e a reddito fisso è condivisa, che rispetto alle esigenze si possa fare non moltissimo è altrettanto vero», ha spiegato. Ma i conti sono ancora in corso di definizione e infatti anche nell’incontro di ieri a Palazzo Chigi con i rappresentanti dei partiti cifre non sono state date, ha aggiunto Guerra. «Il rilievo fatto dai sindacati sul cuneo è giusto, complessivamente quello che si dà è meno dei 200 euro una tantum e questo fa pensare».
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