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A Impegno Civico l’8% dei collegi, con Di Maio Letta chiude tutti gli accordi possibili. Ancora aperta l’ipotesi del ministro candidato col Pd

06 Agosto 2022 - 20:36 Maria Pia Mazza
Resta ancora aperta l'ipotesi che il ministro ex M5s e Tabacci accettino l'offerta del «diritto di tribuna» avanzata dal segretario dem. In alternativa, IC potrebbe presentare proprie liste al proporzionale, sperando di superare la soglia di sbarramento

Dopo la chiusura dell’accordo tra Pd-Verdi e Sinistra italiana in vista delle elezioni del 25 settembre, il segretario dem Enrico Letta ha annunciato di aver raggiunto l’accordo anche con il leader di Impegno civico, Luigi Di Maio. Letta, dopo aver chiuso l’ultimo accordo per definire i margini della coalizione di centrosinistra, ha dichiarato: «Chiudiamo la partita più complicata, con la costruzioni di alcune liste che possono competere con la destra: un lavoro difficile e complicato. Ringrazio Azione e +Europa, con cui abbiamo siglato un patto di governo lungimirante». Il segretario del Pd, poi, si è detto «molto contento di poter annunciare l’intesa con Impegno civico, per andare insieme negli uninominali della legge elettorale». Sui seggi uninominali l’accordo raggiunto dal Partito Democratico con Impegno Civico è 92% (Pd) e 8% (Ic).

Letta, durante la conferenza stampa con Di Maio e Bruno Tabacci, ha poi dichiarato: «Sono contento della presentazione della lista Impegno civico che, nelle intenzioni dei promotori, vuole essere un punto di riferimento importante per il mondo civico e i territori, c’è l’interesse di molti sindaci e liste civiche», sottolineando che si tratta di un «collegamento importante». Letta ha poi precisato che sul cosiddetto diritto di tribuna, «sarà la lista di Impegno Civico a decidere sul da farsi e a comunicarlo successivamente al Pd». Il ministro degli Esteri ha invece dichiarato: «Il nostro obiettivo è aggregare chi rappresenta i territori: ora le coalizioni sono definite e chiare. Siamo convinti di questa intesa, difendere l’agenda Draghi significa anche difendere dei risultati economici».

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