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Maltempo, 100 persone evacuate in Val di Fassa. La frana di fango sulle strade – Il video

06 Agosto 2022 - 04:37 Redazione
Allerta gialla in Piemonte, Toscana e Veneto per l'esodo

Cento persone sono state evacuate in Val di Fassa da alberghi e abitazioni private per il maltempo. La zona è a rischio smottamenti. La situazione più critica si è verificata in zona Vigo di Fassa, dove l’alluvione ha provocato frane ed esondazioni di torrenti. Come a Fontanazzo e Campestrin, frazioni di Mazzi e San Jan, dove una enorme frana di fango ha invaso la strada. Le persone evacuate trascorrono la notte nel Centro della Protezione civile e nelle palestre. Anche in Valle d’Aosta il maltempo ha causato la chiusura di alcune strade e quattro persone sono state recuperate mentre erano in macchina, bloccate da una frana, sulla strada che porta in Val Ferret, sopra Courmayeur.

La situazione degli evacuati

Nel corso della notte i primi dei circa 100 evacuati sono rientrati. Si tratta di circa 40 persone, di cui la maggior parte è del gruppo che è stato evacuato nella zona di Pera di Fassa a causa di un masso instabile. Il provvedimento di evacuazione resta per alcuni residenti di un’abitazione – cinque in tutto – a seguito delle valutazioni dei geologi e delle ispezioni dei vigili del fuoco con il supporto di droni. A Campitello di Fassa e a Mazzin, dove i pompieri hanno passato la notte a tentare di liberare le strade e i garage dal fango, non risultano più persone evacuate.

Il traffico per l’esodo

L’avvio del primo weekend di agosto – con previsioni di allerta gialla che oggi scatterà in alcuni settori del Piemonte, Toscana, e Veneto – ha portato traffico per raggiungere i luoghi di villeggiatura. Domani mattina sarà la giornata più complicata con il bollettino che diventa nero per poi tornare rosso a partire dal pomeriggio e per tutta la domenica. Ieri l’Autostrada del Sole alle porte di Roma ha registrato una coda di 12 chilometri. Il flusso dei veicoli, in aumento di ora in ora lungo le principali direttrici della Penisola, è destinato a peggiorare dalle prime ore di stamattina,.

Le tratte interessate sono le arterie direttrici verso le località di villeggiatura, lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e ai valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani e per gli spostamenti locali. Scatta anche il divieto di circolazione per i mezzi pesanti nelle ore diurne. Traffico è previsto negli itinerari delle vacanze: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali Jonica e Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la statale 131 Carlo Felice in Sardegna.

Le strade a rischio

E ancora: la Pontina nel Lazio; la E45 che interessa Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria) e Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto). Al nord i Raccordi Autostradali in Friuli Venezia Giulia verso i valichi di confine, la statale del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la statale di Val Trebbia in Liguria, la statale della Valle D’Aosta e Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.

Diverse strade restano chiuse in Alto Adige causa frane. In Val Badia chiusa la provinciale 57 tra San Martino e l’abitato di Longiaru’, interrotta la provinciale 44 del Passo Stalle (valico tra Italia e Austria) dopo il lago di Anterselva, chiusa la provinciale 35 tra Colle Isarco e Fleres di Dentro, e chiusa la statale 51 ‘Alemagna’ da Cimabanche in direzione Cortina d’Ampezzo. La statale 244 della Val Badia è stata riaperta (senso unico alternato tra San Martino e Preroman). La situazione sulle strade resterà critica anche nei prossimi tre fine settimana, con bollino rosso. A complicare le cose sarà anche la forte ondata di calore che sta tenendo sotto scacco l’Italia, anche se da domenica è previsto un netto calo delle temperature con un peggioramento della situazione meteo nelle regioni del Nord.

Video da: Facebook

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