Franceschini: «Calenda chiamò me per comunicare la rottura? Sì, ma quando gli spiegai che sbagliava mise giù»
«Una delle regole più scontate, soprattutto quando si rompe di colpo un’alleanza, è cercare di seminare zizzania nel campo avverso. Ho il timore che a questo sia dedito Calenda»: lo ha detto all’agenzia di stampa Ansa il ministro della Cultura Dario Franceschini. L’esponente Pd ha raccontato che «prima ha più volte sottolineato di avere telefonato a me e non a Letta e ora ammicca addirittura al fatto che io avrei ‘capito perfettamente’ le sue ragioni». Ma, ragiona Franceschini, «in effetti ho capito le sue motivazioni, totalmente sbagliate, e quando, nel corso di quella telefonata, ho cercato di parlarne, mi ha bloccato dicendo: non ho chiamato per discutere ma per comunicare una decisione già presa». Il presidente di +Europa Riccardo Magi ha raccontato a In Onda che Calenda è uscito dal gruppo Whatsapp che aveva in comune con il partito di Emma Bonino «senza dare spiegazioni».
Leggi anche:
- Renzi tenta Calenda: «Uniti facciamo il botto». Ma il leader di Azione non si fida e vuole andare da solo
- Sondaggi, il centrodestra fa boom nei collegi: «Ma gli elettori sono indecisi tra Calenda, Renzi e Meloni»
- +Europa vuole di confermare l’alleanza con il Pd. Magi: «Così Calenda ha abbandonato la chat su Whatsapp»