Jovanotti stufo degli attacchi contro i Jova beach party: «Econazisti sono mitomani pericolosi: da loro cupezza da Santa inquisizione»
Non ci sta proprio Jovanotti a incassare le critiche che da giorni lo perseguitano per i suoi Jova Beach Party, eventi irrinunciabili per i fan, quanto assurdi per gli ambientalisti. L’ultimo a bacchettare Lorenzo Cherubini è stato il professor Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, che in una lettera aperta rivolta proprio al cantante e pubblicata il 9 agosto su La Stampa, sosteneva che «i concerti con 50 mila persone non sono sostenibili da alcun sistema naturale». La risposta di Jovanotti è arrivata oggi, 10 agosto, in un post su Facebook, che prende le mosse proprio da quell'”incauto” appellativo «econazisti» con cui l’artista aveva inizialmente definito gli ambientalisti più accaniti contro i suoi concerti in spiaggia.
Il post su Facebook in risposta a Mario Tozzi
Ci va giù ancora più duro nel lungo sfogo pubblico e li chiama «mitomani pericolosi che polarizzano violentemente la grande questione dell’ecologia dentro a piccoli brand personali non accreditati se non da loro stessi e dai like rimediati a vanvera». Poi, rivolgendosi direttamente al professor Tozzi, continua: «Seguo il tuo lavoro di scienziato e di divulgatore da tanto tempo e mi ricordo quando nel 2019 hai difeso le nostre feste in spiaggia, non capisco quindi cosa sia cambiato nel frattempo. Così come nel 2019, tutto è stato fatto bene in collaborazione con WWF (io non ho competenze specifiche, loro ne hanno), anzi ancora meglio. Abbiamo tutti i permessi delle autorità competenti, locali, regionali e nazionali», ha spiegato Jovanotti, che venerdì 12 e sabato 13 agosto è atteso a Roccella Jonica per il prossimo concertone sulla spiaggia.
Quello fatto in preparazione di ogni Jova Beach Party, ricorda il cantante, è stato «un lungo lavoro di monitoraggio e ricerca da parte del WWF nazionale, che ha coordinato un team di tecnici ed esperti, ha scandagliato ogni metro quadro e valutato tutte le questioni perché tutto si svolgesse sempre in aree senza criticità ecologica di nessun tipo. Io davvero, per quello che ho potuto verificare e fidandomi di gente esperta che ci affianca in questa avventura, non ho niente di cui pentirmi», ha detto Lorenzo Cherubini. «Le spiagge dove suoniamo sono luoghi popolari sempre pieni di gente […], non andiamo mai, nemmeno una volta, in luoghi dove c’è la possibilità di nidificazione del fratino o presenza di caretta caretta o altre specie animali o vegetali protette».
Anzi, ha aggiunto, «la spiaggia di Lido di Fermo non é più «naturale» di Hyde Park o del prato di San Siro». Per questo, ha concluso, «fare di JBP un bersaglio ecologista è semplicemente assurdo. Questa cupezza da “Santa Inquisizione” che qualcuno vuole infondere al tema ambientale usando i JBP è controproducente soprattutto per l’ambiente». Senza tralasciare l’invito al professor Tozzi a verificare di persona la bontà delle sue affermazioni: «Sei uno serio, sei uno che sa le cose e le sa anche comunicare – premette Jovanotti -: io ti invito a vedere di persona quello che facciamo, dove vorrai, ti offro anche della frutta fresca in contenitore compostabile, o una birra al tramonto se vorrai».
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