Salman Rushdie potrebbe perdere un occhio e ha il fegato danneggiato. L’agente dello scrittore: «È attaccato a un ventilatore, non riesce a parlare»
Salman Rushdie è attaccato a un ventilatore polmonare e non riesce a parlare. È quanto reso noto dall’agente dello scrittore, Andrew Wylie, dopo che lo scrittore britannico è stato accoltellato sul palco prima di un evento letterario nella città di Chautauqua, nello Stato di New York. Rushdie è stato subito soccorso e trasferito in elicottero all’ospedale di Erie, in Pennsylvania, e sottoposto a una delicata operazione. Ma i danni subìti sono gravissimi. «Probabilmente Salman perderà un occhio – ha proseguito Wylie -. I nervi del suo braccio sono stati recisi e il suo fegato è stato pugnalato e danneggiato». Nel frattempo la polizia ha arrestato il presunto autore dell’attacco: Hadi Matar, 24 anni, originario del New Jersey. Il 24enne si trova ora sotto la custodia degli agenti dello Stato di New York e, al momento, non è stata formulata nessuna accusa nei suoi confronti. Ma la polizia sta ottenendo i mandati di perquisizione per esaminare il suo zaino e i suoi dispositivi elettronici, nel tentativo di raccogliere elementi utili alle indagini.
Il romanziere britannico di origine indiana è diventato famoso con Midnight’s Children nel 1981, che ha venduto oltre un milione di copie solo nel Regno Unito. Ma il suo quarto libro, pubblicato nel 1988, I versetti satanici, lo costrinse a nascondersi e alla fuga continua per quasi dieci anni. E Rushdie, da ormai oltre 30 anni, continua a essere nel mirino dei fondamentalisti islamici, che hanno marchiato come blasfema l’opera dello scrittore. La “condanna” per Rushdie arrivò il 14 febbraio 1986, quando il leader dell’Iran, l’ayatollah Ruhollah Khomeini, decise di offrire una ricompensa da 3,4 milioni di dollari a chiunque lo avesse ucciso l’autore dei Versetti satanici, Salman Rushdie.