Gli U2 dedicano “The Ground Beneath her Feet” a Salman Rushdie: «Per favore pregate per lui» – Il video
«Per favore, pregate per Salman. Che lui approvi o no». Con queste parole gli U2 hanno chiesto di pregare per la salute dello scrittore Salman Rushdie, accoltellato al collo e al torace prima di una conferenza nello Stato di New York. Nel messaggio lanciato sui social, la band irlandese ha inserito un estratto del video del brano The Ground Beneath her Feet. Nel 2000, gli U2 hanno composto la colonna sonora del film The Million Dollar Hotel, diretto da Wim Wenders. Tra i brani che fanno parte della soundtrack c’è anche The Ground Beneath her Feet, il cui testo è stato scritto da Salman Rushdie. La canzone, infatti, prende il nome dall’omonimo romanzo dello scrittore britannico, mentre la produzione musicale è stata curata da Brian Eno e Daniel Lanois, oltre che dalla band irlandese. La canzone è contenuta nell’album All that you can’t leave behind, il decimo album degli U2.
August 12, 2022
L’amicizia tra gli U2 e Salman Rushdie
La band e lo scrittore sono amici di vecchia data. Nel 1993, quando lo scrittore era costretto a nascondersi a seguito della fatwa lanciata dall’Ayatollah Khomeini per il suo romanzo I Versetti satanici, Rushdie si presentò a sorpresa sul palco di Wembley durante un concerto di beneficenza degli U2, per raccogliere fondi per i parenti delle vittime della guerra nell’ex Jugoslavia. Davanti a circa 75.000 spettatori, Rushdie salì sul palco, e dopo aver salutato Bono Vox, nelle vesti del suo alter ego diabolico Mr. MacPhisto, disse: «Non mi fai paura, i veri diavoli non hanno le corna».
Ma la presenza di Rushdie sul palco con gli U2, nei giorni successivi, creò diverse polemiche e dicerie. Secondo alcuni quotidiani irlandesi, lo scrittore si nascose per mesi nella casa del frontman della band irlandese. Ma la notizia venne smentita da The Edge, il chitarrista degli U2: «Quella notizia non ha fondamento e ci fa piuttosto arrabbiare, perché fa intendere che Salman abbia vissuto a casa di Bono per mesi, ma questo non è vero. Certo, Salman è salito sul palco di Wembley con noi e ci ha fatto compagnia per un fine settimana. Ma non si trovava con noi da mesi, anche perché sarebbe stato impossibile sotto il profilo della sicurezza».
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