Cosa c’è nel piano per il clima di Joe Biden: 370 miliardi per le energie rinnovabili e sconti per le auto elettriche
La proposta di legge sul clima è arrivata sulla scrivania del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Ora non resta che firmarla. Il documento è formalmente noto come Inflation Reduction Act, e contiene anche importanti misure per garantire alle fasce più povere della popolazione maggiore accesso a cure sanitarie. Il testo è stato approvato ieri dalla Camera dei Rappresentanti, con 220 voti a favore, 207 contrari e 4 astenuti. Il 7 agosto aveva ottenuto il via libera dal Senato. La nuova legge stanzia 369 miliardi di dollari per aumentare lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili. Secondo stime riportate dal Guardian, dovrebbe ridurre le emissioni inquinanti degli Usa di una percentuale tra il 31% e il 44% entro il 2030, rispetto a quelle del 2005.
Gli incentivi
Gli Stati Uniti si avvicinerebbero così all’obiettivo fissato agli accordi di Parigi, che richiederebbe una riduzione del 50% per stabilizzare il riscaldamento globale entro 1,5 gradi oltre i livelli pre-industriali. La misura prevede pesanti incentivi che dovrebbero far esplodere il settore delle rinnovabili. Verranno poi imposte nuove tasse sulle emissioni di metano rilasciate dall’estrazione di gas e petrolio, mentre verranno lentamente dismesse le centrali nucleari. L’idea è di elettrificare il più possibile i processi più inquinanti – soprattutto la produzione di energia e i trasporti – e di produrre l’elettricità necessaria in maniera pulita. Vediamo nel dettaglio alcuni dei sussidi più significativi. Le compagnie energetiche che decidono utilizzare fonti rinnovabili, pagheranno molte meno tasse per i prossimi 10 anni. Anche i privati cittadini potranno usufruire di incentivi.
Ad esempio, sempre fino al 2032 è previsto uno sconto per l’acquisto di auto elettriche, di 7.500 dollari se il veicolo è nuovo, e di 4.000 se invece è usato. La misura dovrebbe essere particolarmente efficace in un Paese fortemente dipendente dall’automobile. Verrà anche elettrificata l’intera flotta di camion delle poste statunitensi. Altri 10 miliardi vengono destinati all’isolamento termico delle abitazioni e all’elettrificazione dei grossi macchinari domestici, con attenzione particolare alle fasce di popolazione più povere. Verrà anche creata National Green Bank, finanziata con 27 miliardi di dollari, che offrirà prestiti ai privati che intendono attuare progetti di energia pulita. Vengono poi stanziati 60 miliardi per incentivare la produzione interna di energia pulita. Soprattutto nella manifattura di pannelli solari e turbine eoliche, per far diventare gli Usa un Paese leader in questo settore dell’industria.
Meno combustibili fossili
Per ridurre le emissioni il prima possibile, la legge mira a diminuire il metano nell’atmosfera. Questo gas, infatti, in un periodo di 20 anni è 86 volte più potente della CO2 nel trattenere il calore attorno al Pianeta. Il metano viene rilasciato in molte operazioni industriali, tra cui l’estrazione di petrolio. Le compagnie che ne rilasciano pagheranno tasse sempre più alte in base alle quantità emesse nell’atmosfera. Sono previste anche molte altre misure minori. Vengono stanziati 3 miliardi per riconnettere le comunità separate dalla autostrade (che oltreoceano passano quasi sempre nel cuore dei centri cittadini). Ci sono anche 60 miliardi destinati alla «giustizia ambientale». Di questi, 15 miliardi andranno specificamente alle comunità più povere. Verranno inoltre aumentati per legge i prezzi dei lotti di terra che le compagnie energetiche acquistano per l’estrazione di gas e petrolio.
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