Monte Bianco, il giallo sulla morte della campionessa di sci alpinismo Adele Milloz: «La via era aperta, ma i rifugi chiusi per rischio frana»
Era una campionessa di sci alpino con il sogno di diventare una guida alpina. A un passo dall’essere realizzato. La vita di Adèle Milloz, 26 anni, si è spezzata appena prima di compiere quell’ultimo passo. Venerdì 12 agosto, nel pomeriggio, il suo corpo è stato ritrovato senza vita insieme a quello di una trentenne francese, sul Monte Bianco, lungo il versante francese dell’Aiguille du Peigne (3.192 metri). A essersi resi conto della tragedia sono stati altri scalatori, che hanno vanamente chiamato i soccorsi. La gendarmeria francese, intervenuta sul posto con un elicottero da Charmonix, ha escluso che all’origine possa esserci stata una scarica di pietre e ha precisato, soprattutto, che «la salita non era vietata». Una fonte della stessa gendarmeria, citata dal sito Franceinfo, ha spiegato che «il 5 agosto erano stati chiusi due rifugi che permettevano la salita del Monte Bianco a causa del pericolo di morte legato alle numerose frane, a loro volta provocate dalla siccità». Le autorità francesi hanno aperto un’indagine.
A un passo da diventare guida alpina
Adèle Milloz era originaria di Tignes, nel dipartimento della Savoia, figlia di una guida dell’alta montagna e di una maestra di sci. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, era considerata una delle più forti atlete francesi di sci alpino. Le prime gare nel 2011, sei anni dopo, nel 2017, l’oro ai mondiali nelle discipline sprint e individuale. L’anno dopo la giovane aveva ottenuto il quinto posto alla Pierra Menta, una delle più rinomate gare di sci alpinismo. Per diventare guida di alta montagna frequentava la scuola nazionale di sci alpinismo a Charmonix. Il 15 agosto avrebbe dovuto iniziare lo stage finale al termine del quale avrebbe conseguito il diploma. L’ultimo post sul suo profilo Instagram, pubblicato una settimana fa, ritrae Adèle sorridente, sulla neve, insieme a due clienti che, verosimilmente, accompagnava durante una scalata. «La prima parte della mia stagione estiva da guida è finita», aveva scritto la ragazza. «È stato fantastico con tutti i miei clienti forti e simpatici. Ora è tempo di un altro tipo di lavoro…»
Leggi anche:
- Cervino, un alpinista rimane bloccato sulla via chiusa dopo una frana. È stato salvato dal soccorso alpino ma poi è scattata la denuncia
- Monte Bianco, gli irriducibili della scalata: «C’è chi vuole salire in pantaloncini e scarpe da tennis, ma rischiano la morte»
- «Vuoi scalare il Monte Bianco? Prima paga 15 mila euro per i soccorsi e il funerale»