Salman Rushdie, il suo agente: «È sulla via della guarigione». I media iraniani: «È forse un complotto degli Stati Uniti per diffondere l’islamofobia?»
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Le ultime notizie sullo stato di salute di Salman Rushdie arrivano direttamente da Andrew Wylie, il suo agente. In un comunicato inviato al Washington Post ha scritto: «Le ferite sono gravi ma le sue condizioni sono avviate sulla strada giusta. È sulla via della guarigione». Wylie ha spiegato che per riprendersi dall’aggressione lo scrittore avrà bisogno ancora di tempo: «Sarà un processo lungo». Non è ancora chiaro cosa succederà al suo occhio destro, raggiunto da una delle coltellate inferte da Hadi Matar sul palco del Chautauqua Institution. Intanto alcuni media iraniani hanno cominciato a parlare di un possibile complotto. Nello specifico il quotidiano ultraconservatore Javan ha scritto: «Forse un giovane musulmano, che non era nemmeno nato quando Salman Rushdie scrisse il suo libro satanico, voleva vendicarsi di lui. Un altro scenario è che gli Stati Uniti vogliano probabilmente diffondere l’islamofobia nel mondo». Al momento il governo di Teheran non ha ancora commentato l’accaduto in via ufficiale.
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