Donald Trump, la minaccia dopo il blitz dell’Fbi: «Stanno per succedere cose terribili, il popolo è arrabbiato»
Donald Trump non riesce ancora a digerire il blitz dei federali nella sua residenza di Mar-a-Lago, che avrebbe portato al sequestro di quindici scatoloni contenenti informazioni top secret, manoscritti, dossier legati a segreti nucleari e un report sulla Francia. E continua ad aizzare i suoi sostenitori: «La gente è così arrabbiata per quello che sta succedendo», ha dichiarato in un’intervista esclusiva rilasciata a Fox News Digital. L’ex presidente si è detto disponibile a fare «tutto ciò che serve» per «abbassare la temperatura nel Paese». Perché, ha minacciato, se questo non dovesse avvenire, «succederanno cose terribili». Il popolo americano «non sopporterà un’altra truffa», sostiene il tycoon, che avrebbe provato a contattare il Dipartimento di Giustizia per offrire la sua collaborazione, ma senza aver ricevuto risposta. «Non c’è mai stato un momento come questo in cui le forze dell’ordine sono state usate per entrare nella casa di un ex presidente degli Stati Uniti», ha commentato.
Le minacce contro l’Fbi
Dopo l’esecuzione da parte dell’Fbi del mandato di perquisizione a casa dell’ex presidente americano, il Dipartimento per la sicurezza interna e il Federal Bureau of Investigation hanno inviato un bollettino alle forze dell’ordine avvertendo di crescenti minacce. Ieri, 14 agosto, una decina di supporter del tycoon si sono piazzati davanti al quartier generale dell’Fbi, armati. L’11 agosto, invece, il «patriota» Ricky Shiffer aveva provato a irrompere con un fucile nell’ufficio di Cincinnati dell’Fbi, perdendo la vita nel tentativo. Negli ultimi giorni, osserva il bollettino dell’Fbi, sui social sono aumentati gli «appelli generali» alla «guerra civile» e alla «ribellione armata». Nell’escalation di minacce di ritorsione contro personale e strutture dell’agenzia federale, ci sarebbe anche quella di «piazzare una cosiddetta bomba sporca (radioattiva, ndr) di fronte ai quartieri generali dell’Fbi» e di «lanciare appelli per una guerra civile e una ribellione armata». A riportarlo è il Guardian, citando un membro dell’Fbi e del dipartimento per la sicurezza interna. Un «clima rovente» che, secondo Cnn, avrebbe costretto i federali erigere barricate e recinzioni intorno al Federal Bureau.
Trump attacca l’Fbi: «Hanno rubato i miei passaporti»
Trump ha accusato gli agenti dell’Fbi di avergli «rubato» i passaporti durante le perquisizioni della scorsa settimana nella sua residenza in Florida: «Wow, nel raid dell’Fbi a mar-a-Lago hanno rubato i miei tre passaporti, uno scaduto, insieme a qualcos’altro. Questa è un’aggressione a un avversario politico a livelli che non si erano mai visti nel nostro Paese. Terzo mondo». L’ex presidente statunitense, nelle sue accuse, fa presumibilmente riferimento al passaporto americano e quello rosso, diplomatico, dato a membri di governo. Al momento non è chiaro il motivo dell’eventuale sequestro che, in genere, viene fatto per evitare che la persona sottoposta a perquisizioni possa abbandonare il Paese.
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