Napoli, è polemica sul post del consigliere comunale di FdI che parla di Olocausto. Ma lui si difende: «Non accetto lezioni da nessuno». Sospeso dal partito
È stato sospeso dal Fratelli d’Italia Giorgio Longobardi, il consigliere comunale a Napoli che lo scorso 13 agosto, su Facebook, ha pubblicato un post in cui citava l’Olocausto per colpire gli avversari politici del Partito Democratico. In una nota diffusa da Sergio Rastrelli, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, si spiega che Longobardi è stato sospeso dal partito «in seguito a un post pubblicato su Facebook in data 13 agosto nel quale compaiono, del tutto impropriamente, inammissibili richiami al dramma dell’Olocausto». Nel post, l’ormai ex esponente di FdI, aveva scritto: «Mossa a sorpresa della sinistra italiana! Per scongiurare il pericolo “fascismo” e combattere la destra brutta e cattiva, il programma sensazionale del Pd e soci sarà quello di far trasmettere, fino al 25 settembre, ogni giorni a reti unificate e h 24 i seguenti film».
Longobardi aveva poi citato diversi capolavori cinematografici sul tema, come Schindler’s List e La vita è bella, e gli ipotetici giorni di programmazione nel palinsesto. E, a chiusura del post, Longobardi scriveva: «Il tutto intervallato da approfondimenti e testimonianze da parte dei sopravvissuti all’Olocausto». Tra i commenti al post qualcuno scrive: «Io sono nato nel 71 e quindi l’Olocausto non l’ho visto come non ho visto lo sbarco sulla Luna». Mentre in un altro commento si legge: «Trasmettessero pure tutti gli omicidi, milioni, dei rossi, cinesi e sovietici».
Prima della sospensione da parte dei vertici di FdI, Longobardi era tornato sul tema con un nuovo post in cui si è difeso dalle polemiche, spiegando di non aver voluto scherzare sull’Olocausto: «Non ho mai ironizzato sulla tragedia dell’Olocausto, come con maestria pre elettorale vorrebbero in queste ore far credere alcuni organi di informazione. Il post “incriminato” è volto solo a mettere in luce i mezzucci che la sinistra adopera in campagna elettorale». Longobardi, nel secondo post, ha continuato a difendersi, citando una borsa di studio da lui finanziata: «Sono 15 anni, tra l’altro, che insieme al consigliere Marco Nonno organizzo una borsa di studio per mantenere vivo il ricordo sull’eccidio della Shoah e sui Martiri delle Foibe». Il consigliere poi attacca anche il Pd e i suoi elettori per l’alleanza con Nicola Fratoianni: «Per questi motivi non accetto lezioni su questi temi da nessuno, soprattutto da chi butta sistematicamente fango su FdI e non vede un Pd alleato con Fratoianni, che rappresenta quella sinistra che sostiene che Israele è uno stato che “balla sui cadaveri”».
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