No! La durata della proteina spike nel corpo non è stata nascosta dal Cdc


La stessa pagina web in due versioni diverse. Una sezione che tratta dei fatti riguardo i vaccini a mRNA contro il Covid-19 che cambia lievemente dall’una all’altra. Nella prima uno dei punti spiega che la proteina spike non resta a lungo nel corpo. Nella seconda, il punto è assente. La pagina web è del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Usa, e la differenza tra la due versioni ha subito suscitato i sospetti di alcuni utenti su Facebook che mettono in luce il fatto, lasciando intendere che l’informazione sia stata occultata per un motivo non meglio definito.
Per chi ha fretta:
- Sì, la pagina web è stata veramente modificata;
- La proteina spike rimane nel corpo al massimo alcune settimane;
- L’informazione non è stata occultata, ma solo spostata in un’altra pagina.
Analisi
Su Facebook sta circolando uno screenshot che mette a confronto due diverse versioni della stessa pagina web. Nella descrizione che accompagna lo screenshot si legge:
«Questa frase è stata appena cancellata da CDC (Centers for Disease Control and Prevention): “L’MRNA E LA PROTEINA SPIKE NON RESTANO A LUNGO NEL CORPO”»
Il post genera clamore nei commenti per aver svelato quello che viene presentato come un mistero da tenere nascosto. «Devono andare tutti a casa nessuno escluso» dice Manuel; «Maledetti!!!», gli fa eco Rossana. Il primo dei due screenshot affiancati è datato, in alto, al 21 luglio 2022. Il secondo, invece, a «oggi», ovvero – stando alla data di condivisione del post – il 14 agosto.

La pagina mostrata è questa. Appartiene al Cdc e titola: «Understanding mRNA COVID-19 Vaccines» («Comprendere il vaccini a mRNA per il Covid-19»). Prima di metà, si trova un box informativo: «Facts About mRNA COVID-19 Vaccines». Si nota subito che il box corrisponde al secondo screenshot del confronto. Per verificare se il 14 agosto la pagina era la stessa di oggi, è possibile utilizzare il tool Waybackmachine, dove è possibile salvare le versione dei siti web in qualsiasi momento per poi consultarle anche successivamente. La “macchina del tempo”: il 14 agosto, il box informativo era lo stesso di adesso.

Il 21 luglio, invece, effettivamente era presente un altro punto: «La proteina spike non rimane nel corpo a lungo». Infatti, si legge: «Gli scienziati stimano che la proteina spike, come altre proteina create dal nostro corpo, rimangono nel sistema non più di qualche settimana».

Potrebbe effettivamente sembrare che l’informazione sia stata occultata o rimossa nella nuova versione della pagina. In realtà, però, è stata semplicemente creato un articolo apposito per spiegare il funzionamento della proteina spike. Nella nuova versione è possibile reperirla in fondo, nella sezione «More information».

Cliccando sul link evidenziato è possibile accedere a un articolo dove è riportata la stessa informazione in maniera dettagliata e con molti dettagli in più.

Conclusioni:
Un post su Facebook suggerisce che il Cdc abbia occultato un passaggio che informa i lettori della durata della permanenza della proteina spike nel corpo. Tuttavia, l’informazione è presente in un altra pagina con tutti gli approfondimenti del caso.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.