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«Credete più agli alieni o all’esistenza dello Stato di Israele?», bufera sul post di uno dei capilista “giovani” del Pd. Lui parla di errore, ma spuntano vecchi messaggi

19 Agosto 2022 - 13:57 Redazione
Raffaele La Regina è stato assistente di Peppe Provenzano al ministero per il Sud

E’ uno dei quattro capilista under 35 che Enrico Letta ha voluto, scontentando tanti blasonati deputati uscenti, per svecchiare il partito e fare largo ai giovani dem. Ma il segretario regionale del Pd della Basilicata, Raffaele La Regina, 29 anni, potrebbe rivelarsi soprattutto un problema da gestire. Il Giornale ha pubblicato un suo post del 2020, quando già lavorava con Peppe Provenzano che l’ha voluto in lista, in cui ironizzava sull’esistenza dello Stato di Israele, ipotizzando che fosse molto meglio credere nella specialità culinaria della Basilicata, specie quella di uno ristorante che l’esponente politico evidentemente amava (e che ha pure chiuso, sottolinea perfidamente il Giornale): «In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o al mollicato di Mauairedd? E perché proprio al mollicato?», scriveva sul suo profilo social. Quando la notizia ha iniziato a circolare, La Regina ha commentato piccato: «Il Giornale ha richiamato un meme che distrattamente e superficialmente ho rilanciato in un gruppo privato. Si trattava insomma di satira, non di una posizione politica. Ma voglio essere chiaro non ho mai messo in dubbio la legittimità dello Stato di Israele, né in passato né mai, né il suo diritto ad esistere».

Il genere di commento, quello di La Regina, che la rete non perdona. E infatti a stretto giro, prima il Giornale e poi diversi utenti, hanno postato tutti gli altri commenti che il dem ha fatto contro Israele. E non sono pochi. Il dottorando in Storia contemporanea, come lui stesso si definisce, l’11 dicembre del 2017, nei giorni in cui Trump riconosceva Gerusalemme capitale di Israele, aveva scritto: «Trump è il peggio che potesse capitare al mondo, adesso. Gerusalemme è luogo sacro per 3 principali religioni monoteiste, occupata in maniera illegale e violenta da Israele durante la guerra dei Sei giorni. Solidarietà al popolo palestinese, No Pasaran». Nel 2013, era stato ancora più duro: «15 maggio, anniversario della Nakba, la catastrofe, occupazione israeliana in palestinesi e creazione dello Stato israeliano» (refusi nel testo ndr).

E ancora nel 2017, «Gasdotto tra Basilicata e Israele a che scopo? Tramite quale processo democratico?».

Il caos è tale che la rete rilancia l’articolo di Annarita Di Giorgio, su il Giornale, che ieri 18 agosto era passato in sordina, in cui si spiega come La Regina sia stato non un generico collaboratore ma l’assistente di Provenzano al ministero per il Sud. E che l’unica pubblicazione scientifica che lui stesso evidenzia a prova della sua carriera di ricercatore in Storia contemporanea è stata pubblicata dalla rivista del segretario Dem, Enrico Letta. Il titolo? “L’abbaglio del merito“. Coincidenza a dir poco infelice. In ogni caso il segretario al momento difende La Regina. Oggi in conferenza stampa lo ha ringraziato per delle «parole che chiudono una polemica che il Giornale ha voluto alzare. Siamo sempre molto trasparenti e mi sembra che le tue parole e il comunicato precedente abbiano fatto chiarezza su parole del passato che non hanno a che fare con le scelte di oggi». Lo stesso La Regina, durante la medesima conferenza stampa che doveva proprio servire a presentare il programma sui giovani ha parlato di parole “sbagliate” di cui si scusa.

 Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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