Tragedia sul set di Rust, la rivelazione di Alec Baldwin: «Ho avuto paura di essere ucciso dai sostenitori di Donald Trump»
Alec Baldwin, durante un’intervista di due ore alla Cnn, ha rivelato di aver temuto per la propria vita a causa dell’ex presidente statunitense Donald Trump. Il tycoon, infatti, nel 2021 si scagliò duramente contro l’attore dopo l’incidente sul set del film Rust, che è costato la vita alla direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Trump, all’epoca, sostenne che l’attore «probabilmente le ha sparato di proposito». Parole che, come confessato da Baldwin, hanno fatto crescere in lui il timore che l’ex presidente potesse aizzare i propri sostenitori contro l’attore, nello stesso modo con cui ha radunato i suoi supporter durante l’attacco al Congresso del 6 gennaio 2021. «L’ex presidente degli Stati Uniti ha detto che probabilmente le ho sparato di proposito», ha dichiarato Baldwin alla Cnn.
«Quella è stata l’unica volta in cui mi sono preoccupato per quello che mi sarebbe successo – ha proseguito l’attore, perché Trump ha fomentato le persone a commettere atti di violenza, e stava puntando il dito contro di me, dicendo che ero responsabile della morte» di Halyna Hutchins. Dopo essere venuto a conoscenza delle dichiarazioni dell’ex presidente Usa, Baldwin ha detto di essere stato «nervoso al 1000%», temendo un possibile attacco da parte dei sostenitori di Trump: «Un gruppo di persone è stato incaricato dall’ex presidente di andare in Campidoglio, hanno ucciso un agente delle forze dell’ordine. Hanno ucciso una persona. Non pensate che abbia pensato tra me e me: “Alcune di quelle persone verranno qui e mi uccideranno?”».
Le dichiarazioni di Trump contro Alec Baldwin
Come riportato da Business Insider, dopo la tragedia sul set, Trump attaccò duramente Baldwin, dichiarando: «È un ragazzo problematico. C’è qualcosa che non va in lui. L’ho osservato per anni. È uno che fa a pugni coi giornalisti. È un pazzoide. È un po’ fuori di testa. Di base, quando c’è di mezzo una persona come quella, sai, è la mia opinione in merito, è che c’entra qualcosa. Ma se non altro, come puoi prendere una pistola, a prescindere che sia caricata o meno, e puntarla verso una persona, verso una persona che non deve neanche comparire nel film, premere il grilletto… e ora quella persona è morta».
E l’ex presidente Usa ha poi aggiunto: «È una cosa strana. Chi prenderebbe una pistola per puntarla addosso al direttore della fotografia? Per quanto possa essere stata tenuta male, cosa che presuppone il fatto che tu conosca le persone che si occupano delle pistole e di tutto il resto… e poi, anche se fosse stata appunto carica, è una cosa strana, magari l’aveva caricata proprio lui la pistola. C’è qualcosa di sbagliato in quella persona. È malata. Lo tengo d’occhio da tempo. Ho sempre pensato che l’imitazione che faceva di me fosse davvero scadente». In passato, Trump è spesso stato preso di mira dagli sketch satirici di Baldwin durante il Saturday Night Live.
Alec Baldwin replica all’Fbi: «Non ho premuto il grilletto sul set»
Nel frattempo, Alec Baldwin ha deciso di replicare all’Fbi, che lo ha accusato di aver premuto il grilletto della pistola da cui è partito il colpo, rivelatosi fatale, contro Halyna Hutchins. «Non ho premuto il grilletto», ha ribadito l’attore. Nell’intervista, di cui la rete ha anticipato alcuni passaggi, Baldwin ha addossato la responsabilità della tragedia su Hannah Gutierrez Reed, che aveva il compito di controllare le armi usate sul set, e sul vice regista David Halls, che gli aveva consegnato la Colt vintage usata sul set, assicurandogli fosse “fredda”, cioè scarica. A dieci mesi dalla tragedia sul set, Baldwin dice di ripensarci «tutti i giorni». Ma non solo. Baldwin, nell’intervista, ha chiamato in causa anche Seth Kenney, che aveva fornito gli oggetti di scena alla produzione: potrebbe essere stato lui, secondo l’attore, a portare senza volerlo pallottole “vive” sul set. Secondo il rapporto balistico dell’Fbi reso noto nei giorni scorsi, ne sarebbero state trovate ben 150.