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L’Ungheria contro Netflix: un bacio tra ragazze violerebbe la legge anti Lgbtq+ di Orban

19 Agosto 2022 - 22:46 Antonio Di Noto
Sotto accusa una scena di Jurrasic World. Nel Paese vige una controversa legge che vieta di mostrare ai minori contenuti Lgbtq+

Netflix è finita al centro di un’investigazione da parte dell’ente regolatore dei media ungherese a causa di un bacio tra due ragazze nella serie animata Jurassic World. Budapest dovrà stabilire se la scena viola una controversa legge anti Lgbtq+, e fa sapere di aver ricevuto «numerose lamentele». Le legge in questione è stata promulgata nel 2021, e proibisce la presenza di scene di omosessualità e la presenza di persone transessuali nel contenuto mostrato ai minori. La serie viene considerata da Netflix adatta ai bambini di 7 anni o più. L’episodio incriminato è il primo della prima stagione: Campo Cretaceo. Nel corso della puntata una delle protagoniste confessa il proprio amore un’altra, e la bacia.

La legge e la battaglia legale con l’Ue

Secondo la testata Politico, l’inchiesta rischia di inasprire le tensioni tra Budapest e la Commissione Europea nate in seguito all’approvazione della legge che danneggia la comunità Lgbtq+. Nel testo si legge che ai minori «vengono vietate rappresentazioni di divergenza dell’identità che corrispondono a al sesso alla nascita, a cambiamenti di sesso o all’omosessualità». L’Ue a luglio aveva fatto sapere che avrebbe portato l’Ungheria a processo presso la Corte di Giustizia dell’Unione, in quanto la legge violerebbe le leggi europee su telecomunicazioni, e contenuto audiovisivo e digitale, oltre ai trattati dell’Ue sui diritti fondamentali e sul funzionamento dell’Unione.

L’Iter giudiziario

Finora, nessuna delle 84 lamentele ricevute dall’autorità dei media ungherese ha portato a un ban del contenuto interessato. Se Budapest dovesse riscontrare delle violazioni, la palla passerebbe all’autorità mediatica dei Paesi Bassi, dato che è ad Amsterdam che Netflix ha la propria sede europea, che avrebbe l’ultima parola sul caso.

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