Zaporizhzhia, l’appello di Biden, Macron, Scholz e Johnson: «Moderare le operazioni militari vicino alla centrale»
«C’è il rischio di una catastrofe su larga scala». Così il 19 agosto Vladimir Putin diceva a Emmanuel Macron durante un vertice telefonico. Il luogo in cui potrebbe avvenire questa catastrofe è la centrale nucleare di Zaporizhzhia: secondo il presidente russo nelle ultime settimane sarebbe stato l’obiettivo di una serie di bombardamenti organizzati da Kiev. Accuse che puntualmente vengono rimandate al mittente dal governo ucraino. Ora Zaporizhzhia è diventata protagonista di un altro vertice telefonico, quello tra Joe Biden, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Boris Johnson avvenuto nelle scorse ore. Ora sono questi quattro leader a lanciare un appello alla «moderazione» delle operazioni militari nell’area attorno alla centrale.
La missione di controllo
I leader, oltre a ribadire che continueranno a sostenere Kiev, hanno ritenuto necessario organizzare «un’ispezione in tempi rapidi» di Zaporizhzhia guidata dalla Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Una proposta che era già stata accettata dal leader russo Vladimir Putin. Nello specifico i quattro capi di Stato: «Hanno discusso della situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, compresa la necessità di evitare operazioni militari vicino all’impianto e l’importanza della visita dell’Aiea appena possibile per accertare lo stato del sistema di sicurezza». Secondo la nota pubblicata dalla Casa Bianca i leader hanno parlato anche di Iran e dei negoziati sul suo programma nucleare.
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