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Mosca, morta nell’esplosione della sua auto Darya Dugina. Era figlia di Aleksandr Dugin, l’ideologo di Vladimir Putin – I video

21 Agosto 2022 - 01:55 Maria Pia Mazza
La vittima aveva 30 anni. Secondo le prime informazioni Dugina sarebbe morta sul colpo a causa dell'esplosione di un ordigno rudimentale presente sulla sua auto

È morta Darya Dugina, figlia del filosofo e politologo russo Aleksandr Dugin, considerato il braccio destro e l’ideologo di Vladimir Putin. Dugina, secondo quanto riportato da diversi media russi, sarebbe morta sul colpo a seguito dell’esplosione dell’auto su cui viaggiava. L’incidente sarebbe avvenuto sull’autostrada di Mozhaisk, in prossimità del villaggio di Bolshiye Vyazyomy, vicino la capitale Mosca. Darya Dugina aveva 30 anni. Secondo il Daily Mail, che cita fonti russe, padre e figlia avrebbero dovuto viaggiare sulla stessa auto, ma all’ultimo istante Dugin avrebbe deciso di salire su un altro veicolo. Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi e le forze dell’ordine, per i soccorsi e raccogliere elementi che possano aiutare a ricostruire la dinamica dell’incidente.

Nei filmati pubblicati sul canale Telegram dal sito Baza, vengono mostrate le scene dell’esplosione e i resti dell’auto. Nei video è presente una Toyota Land Cruiser Prado in fiamme, schiantata contro un guard rail o un edificio, mentre in sottofondo si sentono le sirene dei pompieri e delle ambulanze accorse sul posto. Secondo quanto riportato dai giornalisti dell’information hub Mash «il corpo della persona a bordo non può essere identificato sul posto: è stato completamente bruciato. Preliminarmente è stato accertato che si tratta di una donna. Secondo le nostre informazioni, il Suv di Darya Dugina è esploso alle 21:35 mentre guidava lungo l’autostrada Mozhaisk. Poi è uscito di strada e si è schiantato contro un edificio. Al momento, la versione principale è che l’esplosione sia stata innescata da una bomba rudimentale fatta in casa».

L’ipotesi dell’attentato contro Alexandr Dugin

Secondo quanto riportato da Shot, il violinista Petr Lundstrem avrebbe riferito che che Darya Dugina era di ritorno dal Festival di musica tradizionale a Zakharovo, e viaggiava a bordo di un’auto su cui avrebbe dovuto esserci anche il padre Aleksandr Dugin. Secondo alcune ipotesi circolate dopo l’esplosione, ma non confermate, l’obiettivo del presunto attentato sarebbe dovuto essere Dugin stesso, ma il politologo non sarebbe salito sull’auto assieme alla figlia. Dugin, invece, si sarebbe trovato su un altro veicolo, che seguiva quello della figlia. Per questo motivo si spiegherebbe la sua presenza sul luogo dell’attentato poco tempo dopo l’esplosione. In un video si vede il politologo Alexander Dugin disperato, con le mani sul volto dinanzi ai resti dell’auto devastata dalle fiamme. In un primo momento, la polizia inizialmente ha ipotizzato che l’esplosione fosse dovuta allo scoppio di una bombola di gas, ma successivamente si è fatta spazio l’ipotesi di un ordigno rudimentale caricato a bordo dell’auto.

Video in copertina: MASH

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