Nuova polemica sulla campagna di Meloni contro le devianze. Nell’elenco anche obesità, anoressia e autolesionismo che poi spariscono. Ma Pd e Calenda attaccano
Continua lo scontro tra partiti sul tema delle devianze tra i giovani. Dopo il botta e risposta tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta a far discutere ora è il post di Fratelli d’Italia – pubblicato nel pomeriggio – in cui si invita a scegliere «da che parte stare» con l’elenco delle devianze giovanili, post che serviva proprio a riassumere ed evidenziare la contrapposizione tra la leader di FdI e quello del Pd. Come è stato notato da più parti, in un primo momento si leggeva nella lista dei comportamenti “devianti”, oltre a droga, bullismo e alcolismo, anche obesità e anoressia e autolesionismo. Duri i commenti e le repliche dal centrosinistra. Il deputato dem, Filippo Sensi, ha commentato su Twitter l’elenco scrivendo: «Questa lista di ‘devianze giovanili’ non è solo schifosa, ma è un oltraggio a tutte quelle persone che soffrono, che combattono, che vivono la loro vita. L’obesità, una devianza? L’anoressia? L’autolesionismo? Venitelo a dire alle famiglie, alle persone. Oltre la vergogna più nera». Il post, però, viene rimosso poco dopo per farne apparire un altro simile in cui sono stati tolti i termini di «anoressia e obesità» sostituiti da un generico «disturbi alimentari».
August 22, 2022
«Toppe peggio del buco»
Sensi torna così a ribadire il suo sdegno e scrive su twitter: «Questa vergogna infinita è stata eliminata dalla macchina della propaganda di Fratelli d’Italia. Non basta. Aspettiamo le scuse a chi è stato insultato e considerato deviante perché obeso o anoressico». E ancora, in un altro tweet aggiunge: «Sempre peggio (questo su Facebook, con anoressia e obesità trasformati in disturbi alimentari e l’autolesionismo ancora lì). Invece di chiedere scusa, toppe peggio del buco».
August 22, 2022
Qualche ora fa era insorta anche la senatrice Dem, Paola Boldrini, che ha scritto su Twitter: «Agghiacciante. Mette insieme patologie, disagi e comportamenti violenti. Non rispetta le persone, le offende». Sdegno anche da Carlo Calenda che attacca sia Meloni che Letta: «Definire deviante una persona con patologie dell’alimentazione è da ignoranti pericolosi. Enrico Letta che risponde viva le devianze è livello quarta elementare. Così questa campagna sta degenerando nel ridicolo. Facciamo confronto presto».
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