Cosa sappiamo di Natalia Vovk, la «donna ucraina» che avrebbe ucciso Darya Dugina (secondo Mosca)
Non è ancora chiaro se si tratti di un’agente dei servizi segreti ucraini oppure no, ma il Cremlino si dice certo. Sarebbe stata, affermano, Natalia Vovk a piazzare e innescare la bomba che ieri, 21 agosto, ha ucciso Darya Dugina, la figlia del consigliere di Vladimir Putin, il politologo Aksandr Dugin. Secondo quanto riportano i media russi, la donna, un’ucraina nata nel 1979 avrebbe fatto tutto facendosi aiutare dalla figlia, Sofia Shaban, che avrebbe 12 anni. Le due sarebbero poi fuggite in Estonia . Secondo i servizi segreti russi (Fsb), Vovk, arrivata in Russia il 23 luglio 2022, avrebbe affittato un appartamento a Mosca, nello stesso complesso dove risiedeva la figlia del filosofo del Cremlino e avrebbero utilizzato una Mini Cooper targata AH7771IP per seguire i movimenti su di lei.
Il profilo di Natalia Vovk sui media russi e la Mini mancante
Non appena l’agenzia stampa russa Tass ha reso nota l’identità della presunta attentatrice, sui media russi si sono moltiplicate le informazioni su di lei. Particolarmente ricco è il canale Telegram Intel Slava Z, che, come suggerisce il simbolo dell’invasione dell’Ucraina nel nome, è gestito dal ministero della difesa russo, e quindi probabile mezzo di diffusione di propaganda. In una serie di messaggi arrivati pochi minuti fa è stata condivisa una foto attribuita a Vovk – utilizzata per la copertina di questo pezzo – oltre quello che si sostiene essere il tesserino che certifica il suo ruolo nelle forze militari ucraine.
Sullo stesso canale Telegram è stata diffusa anche la foto della Mini Cooper che sarebbe stata usata dalla presunta attentatrice, che si troverebbe in vendita su un sito internet ucraino: AutoRia. Inserendo i parametri visibili nella foto qui sotto, che corrispondo a quelli del messaggio Intel Slava Z, non è stato possibile trovare l’auto in vendita, come Open ha potuto verificare. Oltre all’auto, viene diffusa anche la foto di un presunto profilo Instagram in cui madre e figlia apparirebbero in una foto assieme. I nomi, tuttavia, sono oscurati.
I dubbi dei media ucraini e l’assenza del profilo nei siti delle istituzioni di Kiev
In seguito alla diffusione del materiale, in rete hanno iniziato a circolare dubbi e perplessità sull’identità di Vovk. Nello specifico, il capo dell’ufficio di corrispondenza da Mosca del Financial Times, Max Seddon, nota ad esempio la giovane età della figlia della presunta attentatrice, appena 12 anni, che invece secondo questa ricostruzione avrebbe un ruolo importante nell’attentato. E c’è chi evidenzia «la terribile velocità» con cui questo caso sarebbe stato risolto, soprattutto «considerando quanti omicidi di Putin rimangono ancora irrisolti». Una ricerca a nome Natalia Vovk (Наталія Вовк) non ha offerto risultati né sul sito dei servizi di sicurezza ucraini, né in quello del ministero della Difesa di Kiev.
August 22, 2022
Putin: “Crimine crudele”
L’omicidio di Darya Dugina è stato «un crimine vile e crudele» che ha spezzato la vita di una «persona brillante e di talento, un vero cuore russo, gentile, amorevole, comprensivo ed aperto. Alla patria ha dimostrato con i fatti cosa vuole dire essere patriota della Russia», ha commentato, sempre via Telegram, Vladimir Putin.
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