Caso Ruberti, i pm accelerano: via agli interrogatori, l’ex capo di gabinetto di Gualtieri sarà ascoltato per ultimo
Accelerata nelle indagini sulla violenta lite scoppiata tra Albino Ruberti, ex capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e Vladimiro De Angelis, importante broker del Frusinate. Come scrive il Corriere della Sera, gli interrogatori, condotti dal pm Adolfo Coletta, sono iniziati. La versione dei diretti interessati, secondo cui a scatenare lo scontro sarebbero stati motivi calcistici, non è giudicata convincente dai pm. Alla cena sfociata in pugni e minacce erano presenti, oltre ai due protagonisti della lite, la compagna di Ruberti, Sara Battisti (consigliere regionale), il presidente del Consorzio industriale del Lazio Francesco De Angelis (fratello di Vladimiro), e il sindaco di Giuliano di Roma Adriano Lampazzi.
Le prime persone a essere ascoltate sono stati i partecipanti alla cena. Nei prossimi giorni sarà il turno dei protagonisti del diverbio da cui è nato lo scandalo: prima Lampazzi, poi De Angelis e infine Ruberti. L’ordine non è casuale: le dichiarazioni che quest’ultimo renderà verranno messe a confronto con la deposizione degli altri presenti. Nel mirino, in particolare, due frasi che Ruberti pronuncia nel corso della lite. Ovvero: «Scrivo a tutti quello che mi ha detto questa sera», e ancora: «Se non mi chiede scusa entro 5 minuti in ginocchio, gli sparo, lo ammazzo». Ma bisognerà chiarire anche la frase pronunciata da De Angelis: «Io a te me te compro».
La Squadra Mobile si concentrerà sui rapporti intercorsi, negli anni passati, tra i notabili ciociari del Pd e Ruberti, già quando era capo di gabinetto del governatore, Nicola Zingaretti. Il video che ha ripreso alcuni momenti dell’alterco e che ha dato vita allo scandalo, infatti, sembrerebbe essere partito da Frosinone, per poi circolare negli ambienti regionali del Pd. Non viene esclusa, secondo quanto si apprende, che l’intenzione fosse quella di colpire proprio De Angelis.
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