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Il Jova Beach Party nel mirino della giustizia: la procura di Lucca ha aperto un fascicolo, Salvini: «Lasciate divertire i giovani»

Jovanotti
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Il reato ipotizzato dalla magistratura è il 733 bis del codice penale, ovvero quello legato alla distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto

Il mega-tour organizzato da Jovanotti sulle spiagge italiane potrebbe causare al noto cantante alcuni problemi con la giustizia. La procura di Lucca ha infatti aperto un fascicolo sul Jova Beach Party in programma sulla spiaggia del Muraglione, a Viareggio, tra il 2 e il 3 settembre. Lo rende noto il Corriere Fiorentino, che spiega come il reato ipotizzato dalla magistratura sia il 733 bis del codice penale, ovvero quello legato alla distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto. Il registro degli indagati, tuttavia, al momento è ancora vuoto, e il fascicolo è contro ignoti. Tutto è nato, in Procura, dal documento depositato da un’associazione ambientalista. Si tratta di uno studio del professor Giovanni Baccaro dell’università di Trieste relativo al «campionamento della vegetazione psammofila realizzato nell’area del Muraglione di Viareggio ad inizio agosto». Dallo studio emerge che le piante presenti sull’arenile sono necessarie per contrastare l’erosione della spiaggia. Se giorni fa era stato il cantante ad accusare gli ambientalisti, dando loro degli «econazisti», ora però anche l’argomento dei Jova Beach Party finisce in campagna elettorale: «Ma lasciate che gli artisti si esprimano e che i giovani si divertano, accidenti!», ha commentato Matteo Salvini su Twitter, taggando Jovanotti.

Il via libera dell’Arpat

Secondo l’Arpat, la spiaggia del Muraglione non ha pregio tale da rischiare di essere messo in discussione dalla presenza in due giorni di 80 mila persone. Nel testo del parere dell’agenzia regionale, diffuso ieri dal sindaco Giorgio Del Ghingaro, si legge che «le specie vegetali individuate nelle segnalazioni non sono specie protette e le dune si trovano tra il mare e il muraglione che ne interrompe la naturalità di movimento». Il primo cittadino ha esultato affermando: «Con questa comunicazione possiamo considerare conclusa anche l’ennesima polemica estiva viareggina». D’altronde, annullare il Jova Beach Party avrebbe rappresentato una notevole perdita economica per il Comune, che ha stanziato ben 275 mila euro per l’evento. La somma monstre, prosegue il Corriere, sarebbe stata concessa agli organizzatori di Prg senza una gara. Questi ultimi hanno commentato che i soldi servono «per interventi di messa in sicurezza della spiaggia» (ovvero per eliminare 350 metri del Muraglione e per realizzare 11 gazebo ad uso del 118). Gli organizzatori, che hanno avuto il via libera dal Comune di Viareggio su qualsiasi aspetto, dovrebbero presentare oggi negli uffici dell’amministrazione comunale la valutazione ambientale. Nel frattempo, anche la Soprintendenza ha avviato i controlli.

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