Consapevolezza e sfacciataggine, sulle orme di Cornelius: Atalanta, ecco Rasmus Hojlund
L’Atalanta piazza il colpo e regala a Gasperini l’attaccante così richiesto in questo calciomercato. Si tratta di Rasmus Hojlund, attaccante classe 2003 dello Sturm Graz. Un acquisto per il presente e per il futuro, sul quale il club bergamasco crede molto visto l’esborso importante di 17 milioni di euro per un ragazzo di soli 19 anni. Nelle prossime ore arriverà a Bergamo per sostenere le visite mediche e firmare il nuovo contratto con il club di Percassi. Un acquisto mirato e rincorso da diverse settimane, che ha subito un’accelerata nelle ultime ore, dopo la l’inizio di stagione folgorante in Austria: 6 gol in 8 partite sono bastate all’Atalanta per anticipare le prime sirene europee importanti attorno al ragazzo.
Da Haaland a Cornelius, i paragoni non mancano
Vent’anni ancora da compiere, si conosce davvero poco di Rasmus Hojlund. Ma il paragone istantaneo è quello con Erling Haaland, l’attaccante del Manchester City di Guardiola che negli ultimi tre anni tra Salisburgo e Borussia Dortmund viaggia alla media di un gol segnato a partita. Perchè? Prima di tutto per la provenienza scandinava – uno norvegese, l’altro danese – che negli ultimi anni sta sfornando talenti a ciclo continuo. Per le caratteristiche fisiche simili, con la potenza e l’altezza a farla da padrone, insieme ad un nascente fiuto del gol. Ma anche per la carriera, con in comune un passaggio in Austria per affermarsi a livello europeo dopo aver iniziato e stupito tutti in patria.
Classe 2003, nato in Danimarca, Hojland proviene da una famiglia che vive di calcio: papà Anders ha giocato negli anni ’90 nel Copenhagen, così come i fratelli Emil ed Oscar – più piccoli di lui di due anni – che fanno parte del settore giovanile del club danese, dove Rasmus ha mosso i primi passi e esordito da professionista. Un anno e mezzo al Copenhagen, con 32 presenze e 5 gol, sono bastati allo Sturm Graz per acquistarlo a gennaio scorso. La risposta è stata folgorante: 6 reti nelle prime 13 partite austriache, tante quante ne ha segnate nelle prime 8 gare ufficiali di quest’anno. Numeri non hanno lasciato indifferente l’Atalanta che ha deciso di non tergiversare troppo e portarlo a Bergamo a suon di milioni.
Consapevolezza nei propri mezzi
Che sia un talento lo dicono molti osservatori, ma anche lui stesso è molto consapevole delle proprie potenzialità. Proprio a Graz in una recente intervista non si è nascosto dietro ad un dito rispetto a quanto si dice sul suo conto: «So a quale livello posso esprimermi. C’è molto di più in me. Maggiori sono gli obiettivi, migliori le prestazioni. Il mio potenziale è enorme, quindi devo continuare a lavorare sodo su me stesso». Senza nascondersi. Ma le prime investiture arrivano anche da chi conosce bene il ruolo, come Miroslav Klose che se lo è trovato di fronte da avversario contro il suo Altach: «E’ un attaccante che si muove bene tra le linee, ha profondità e si combina bene con i compagni. E poi segna. Non mi piace commentare molto i giovani attaccanti, ma su di lui sarò molto chiaro: Hojlund può avere un’ottima carriera». A Bergamo sperano migliore di quell’Andreas Cornelius a cui molti lo paragonano, passato per Bergamo nel 2017: Quando giocavo al Copenhagen mi paragonavano a lui. Il suo stile mi ricorda molto il mio. È veloce, ha potenza e un forte sinistro. È migliore di me solo con la testa. Devo lavorarci su». Consapevolezza, sempre.
Leggi anche:
- Atalanta, ufficiale l’acquisto di Lookman
- Dal sogno PSG, agli ordini di Gasp: Atalanta, è fatta per Ederson della Salernitana
- Atalanta-Malinovskyi ai titoli di coda: si valuta scambio con Under dell’OM
- Atalanta, blitz per Soppy dell’Udinese: trattativa avanzata
- Serie A, i rinforzi portano gol pesanti: Lukaku, Miranchuk e Lookman subito a segno
- Atalanta senza pace tra cessioni, incomprensioni e doping