Giravolta sulle trivelle, la Meloni di governo 2022 è favorevole. Ma quella “di lotta” 2016 era contraria
Trivellare i mari italiani per estrarre fonti energetiche? Giorgia Meloni, nel corso degli ultimi anni, ha cambiato radicalmente idea sulle politiche ambientali ed energetiche italiane, anche in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. Oggi la leader di Fratelli d’Italia, ospite della rassegna “La Piazza”, organizzata da Affari Italiani, ha puntato il dito contro un certo «ambientalismo ideologico» che, a detta sua, «ci ha impedito, per esempio, di estrarre il gas dai nostri mari: quindi prima lo dovevamo prendere dalla Russia, ora dobbiamo andarlo a prendere dall’Algeria, quando avremmo (potuto avere) gas italiano». Una posizione chiara, netta e precisa. Tuttavia Meloni, in occasione del Referendum abrogativo sulla durata delle trivellazioni in mare del 2016, si disse favorevole allo stop.
August 27, 2022
La sua posizione sul referendum del 2016
Nel quesito referendario di 6 anni fa si chiedeva: «Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?». Il quesito riguardava esclusivamente la durata delle trivellazioni già in atto entro le 12 miglia dalla costa, mentre non riguardava le attività petrolifere sulla terraferma, né quelle in mare svolte a una distanza superiore alle 12 miglia dalle coste italiane, ossia a circa 22,2 chilometri. Il referedum non raggiunse il quorum.
La leader di Fratelli d’Italia, all’epoca, faceva proprio parte dei sostenitori del «Sì», che equivaleva a dire dare l’ok allo stop di tutte le concessioni per estrarre il petrolio entro le 12 miglia dalla coste italiane, quando sarebbero scaduti i contratti con le varie aziende, tra cui Eni ed Edison. In diversi post pubblicati sui social da Giorgia Meloni è possibile leggere la posizione che aveva all’epoca sul tema: «Domani andrò a votare al referendum sulle trivelle e voterò sì. Rivolgo un appello ai cittadini: non fate passare sottotraccia un referendum molto importante per la qualità del nostro ambiente e la difesa del nostro mare. Non andare a votare, come invita a fare Renzi, sarebbe un aiuto ad alcune grandi lobby che sono legate a questo Governo».
Ma non solo. Anche sul sito ufficiale di Meloni si legge: «Domenica 17 aprile andiamo a votare sì al referendum per dire basta alle trivellazioni, basta all’inquinamento del nostro mare e basta a un governo ipocrita e servo dei poteri forti che sta affamando il popolo italiano per fare gli interessi di amici e parenti». Insomma, ideologicamente contraria nel 2016, concretamente favorevole nel 2022.
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