Artemis 1, la Nasa annulla il lancio del razzo: missione rimandata per problemi a un motore
Il razzo Space launch system (Sls) della missione Artemis 1 non partirà oggi dalla base di lancio del Kennedy space center di Cape Canaveral, in Florida. La partenza era prevista per le 14.33 ora italiana, ma a poco meno di due ore dal lancio è emerso un guasto al terzo dei quattro motori Rs-25. Data l’impossibilità di risolvere rapidamente l’imprevisto, su cui i tecnici della Nasa hanno lavorato fino all’ultimo, l’Agenzia spaziale statunitense ha deciso di annullare il lancio di oggi. Il countdown era stato già interrotto a 40 minuti dalla partenza, anche a causa del ritrovamento di una crepa nel materiale del sistema di protezione termica che avvolge il nucleo del razzo. Ancora prima, a quattro ore dal lancio, erano emersi una serie di problemi, poi risolti dai tecnici della Nasa, durante le operazioni per il caricamento dei propellenti criogenici (un mix di idrogeno e ossigeno liquidi). Gli ingegneri avevano riscontrato una perdita di idrogeno, che aveva richiesto l’interruzione del caricamento per due volte, poi ricominciato normalmente. L’agenzia ha previsto il 2 e il 5 settembre come date di riserva per il lancio, anche se probabilmente slitterà direttamente al 5.
La missione
L’attesa missione senza equipaggio di Nasa ed Esa dovrebbe aprire la strada al ritorno dell’uomo sulla Luna. Un evento dalla portata storica, accompagnato dall’inaugurazione del più grande razzo mai costruito, alto 111 metri e dal diametro di 8,4, sul quale è integrata la capsula Orion. La durata prevista per Artemis 1 è di 42 giorni (che potrebbero quindi diventare 39), nel corso dei quali la navicella spaziale Orion percorrerà 64.000 chilometri oltre la Luna, ovvero 48.000 chilometri in più rispetto al record stabilito durante l’Apollo 13. Artemis 1, grazie all’imbarco di tre manichini dotati di sensori, avrà il compito di testare ciò a cui gli esseri umani potrebbero andare incontro quando partiranno alla riconquista della superficie lunare. Faranno seguito le altre due fasi previste nel programma: Artemis 2, una missione nell’orbita lunare, e infine Artemis 3, che prevede il ritorno degli astronauti sul suolo della Luna dopo oltre mezzo secolo. L’atterraggio non è l’unico obiettivo della missione: l’intenzione è quella di gettare le basi per costruire un avamposto stabile sul satellite. Una sorta di base che in futuro possa preparare il terreno per ulteriori esplorazioni, tra cui quella di Marte, prevista per la metà degli anni ’30 del nuovo millennio.
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