La promessa di Salvini: «Riconoscerò Gerusalemme come capitale di Israele»
Matteo Salvini promette in caso di vittoria al voto di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e di trasferirvi l’ambasciata italiana. Lo ha detto il leader della Lega al quotidiano free press Israel HaYom. «Sicuramente – risponde il Capitano alla domanda su Gerusalemme – anche se ribadisco e sottolineo che questa è una coalizione di centrodestra. Ho dato la mia parola, sono impegnato totalmente per il popolo di Israele». Gerusalemme è stata proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980. Ma lo status non è universalmente riconosciuto in sede internazionale.
Salvini sostiene anche il diritto degli israeliani a difendersi dall’Iran: «Una democrazia come Israele ha il diritto di difendersi da qualsiasi minaccia alla sua esistenza e libertà. L’Iran continua ad attuare una politica pericolosa per la pace e la stabilità in Medio Oriente». Sulla possibilità che vi sia un’influenza russa sul voto di settembre, Salvini replica così: «Non scherziamo. Voteranno gli italiani. Chi parla di possibile influenza russa, cioè la sinistra, cerca un alibi perché sa che vincerà. Come in Israele, il voto in Italia sarà libero e trasparente».
Mentre sul Pd ricorda che «alcuni dei suoi candidati, compresi capi liste, hanno scritto insulti vergognosi contro Israele e il suo diritto di esistere e difendersi». Sul pericolo per la democrazia italiana, la replica è netta: «Stiamo tutti guardando al futuro. Credo che nel 2022 non abbia senso parlare di ‘pericolo fascista’. La sinistra usa la questione in ogni elezione. Siamo un Paese democratico e lo resteremo, senza nostalgia di una violenza passata, che non tornerà».
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