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Il sospetto del capo dell’Aiea a Zaporizhzhia: «Quel missile viene dai filorussi». La risposta surreale del funzionario di Mosca – Il video

02 Settembre 2022 - 17:35 Redazione
Secondo Renat Karchaa, il razzo arrivava dal lato ucraino e, quando era in fase di discesa, ha fatto una inversione di rotta

Le accuse di Mosca di continui attacchi missilistici messi a segno dagli ucraini contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia rischiano di traballare dopo che è diventato virale sui social un video realizzato durante l’ispezione degli esperti dell’Aiea, in corso da ieri 1 settembre. Nella scena rilanciata su Twitter dal corrispondente Rai Ilario Piagnerelli si vede il capo dell’agenzia atomica, Rafael Grossi, chiedere a un delegato dell’esercito russo informazioni su un razzo piantato nel terreno, proprio nell’area della centrale. Osservando l’inclinazione del razzo, a Grossi appare evidente che il missile sia partito dai territori occupati dalle forze filorusse. Un’ipotesi che, se confermata, smonterebbe le accuse russe sugli attacchi degli ultimi giorni che proprio secondo Grossi hanno «violato l’integrità fisica di Zaporizhzhia». Secondo il funzionario russo, Renat Karchaa, il missile arriva dal lato ucraino e, quando è in fase di discesa, farebbe un giro di 180 gradi, quindi una completa inversione della rotta.

Karchaa – sociologo, poi specializzato in diritto amministrativo e finanziario – è attualmente consigliere del direttore generale di Rosatom, azienda statale russa che si occupa di nucleare. Nel 2004, il nome di Karchaa è stato al centro delle cronache nazionali: durante una campagna elettorale investì e uccise un 16enne, scappando poi a bordo dell’auto e venendo infine arrestato. Karchaa si stava dirigendo nella regione di Pskov per la candidatura dell’allora governatore Evgenij Michajlov. L’attuale consigliere del direttore generale di Rosatom ha lavorato in passato anche in Abcasia, la regione rivendicata dalla Georgia ma autoproclamata “Repubblica di Abcasia” con l’appoggio dei russi. Nel 2020 Karchaa era assistente del presidente.

L’immagine del missile conficcato nel terreno.

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