Avezzano, parroco e sindaco indagati per la morte della 12enne schiacciata dall’altalena: chi doveva controllare i bambini?
Sono tre i nomi scritti nel registro degli indagati per il caso di Alessia Prendi, la bambina di 12 anni morta mercoledì 31 agosto travolta da un’altalena di legno che si è spezzata all’improvviso. Sono il parroco di San Pelino don Antonio Allegretti, il sindaco di Avezzano facente funzioni Domenico Di Berardino e l’architetto Antonio Ferretti, referente del settore Lavori pubblici, urbanistica e patrimonio del Comune di Avezzano. L’accusa ipotizzata è di omicidio colposo. Le indagini dovranno chiarire come e perché quella struttura di legno nel cortile della parrocchia si è potuto spezzare. Che fosse pericolosa risulta evidente dal fatto che si è spezzata alla base dei pali che avrebbero dovuto sostenerla e dal fatto che alcuni genitori ne avevano già segnalato la pericolosità. Da individuare anche eventuali responsabilità sia sulla mancata sicurezza che sulla vigilanza.
Come spesso faceva, quel pomeriggio Alessia stava giocando con le sue amiche all’oratorio quando la struttura ha ceduto. La trave l’ha colpita in pieno. A liberarla è stato un infermiere che passava di lì per caso e che ha tentato di rianimarla prima dell’arrivo del 118 e dell’elisoccorso. Ora l’oratorio di San Pelino è sotto sequestro e sul suo cancello sono stati appesi messaggi in ricordo della 12enne. Il pm Maurizio Maria Cerrato sta concentrando le indagini sia sul Comune che sulla parrocchia.
Lo scorso aprile, riporta il Messaggero, la giunta aveva dato il via libera all’approvazione del contratto di comodato d’uso con cui la parrocchia di San Michele Arcangelo ha concesso al Comune, per sei anni, l’utilizzo di alcuni locali dell’oratorio per scopi sociali. Nel contratto, però, non si farebbe riferimento agli spazi esterni, che dovrebbero essere rimasti sotto la competenza della parrocchia. Tuttavia, non è ancora chiaro a chi spettasse il controllo dei bambini, visto che la parrocchia aveva coinvolto una cooperativa. Mentre le indagini proseguono, il pm ha disposto un accertamento tecnico irripetibile, l’esame esterno sulla salma della bimba.