Boris Johnson avverte l’Italia: «Anche il prossimo governo deve stare con l’Ucraina»
L’Italia deve continuare il suo impegno con Kiev nella guerra in Ucraina anche dopo le elezioni. Lo dice il premier dimissionario del Regno Unito Boris Johnson oggi in un’intervista rilasciata a Repubblica. BoJo, cacciato dal suo partito, ricorda che «nelle prossime settimane sia io che Mario Draghi lasceremo il nostro incarico. Ma sono certo che i nostri successori», in Italia e nel Regno Unito, «comprenderanno la posta in gioco in Ucraina». Johnson non fa nomi ma si spiega benissimo: «Con l’avvicinarsi dell’inverno il Regno Unito e l’Italia si trovano, ancora una volta, fianco a fianco nell’affrontare le conseguenze globali dell’invasione russa. Il vile blocco delle forniture di grano e la militarizzazione dell’energia da parte di Putin hanno fatto impennare i prezzi di cibo e gas». Per questo, spiega il leader britannico, «di fronte a tale situazione, si potrebbe essere tentati di ripiegare internamente ed evitare un ulteriore confronto. Ma l’unico modo per sconfiggere un bullo», ossia Putin, «è affrontarlo, mettendo a nudo la sua debolezza, attraverso la nostra forza collettiva». «Mario Draghi e io», è il commiato di Johnson, «siamo stati fianco a fianco nella Nato e nel G7, impegnandoci a sostenere la libertà e la democrazia in Ucraina e imponendo a Mosca sanzioni senza precedenti. E gli ucraini hanno dimostrato, con spirito indomito, che combatteranno coraggiosamente per la libertà, respingendo senza sosta la potenza dell’esercito russo».
Leggi anche:
- Boris Johnson a sorpresa in Ucraina per l’anniversario dell’indipendenza: «Quello che accade qui ci riguarda tutti»
- Zaporizhzhia, l’appello di Biden, Macron, Scholz e Johnson: «Moderare le operazioni militari vicino alla centrale»
- Rishi Sunak e Liz Truss: chi sono i candidati per diventare i successori di Boris Johnson alla guida del Regno Unito
- Regno Unito, Johnson saluta i Comuni come Terminator: «Hasta la vista, baby» – Il video
- Mosca, Medvedev sarcastico sulle dimissioni di Draghi: «Dopo Johnson, via anche lui: chi sarà il prossimo?»