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Parla La Regina, l’ex candidato dem costretto a ritirarsi per i tweet su Israele: «Non lascio il Pd»

02 Settembre 2022 - 17:43 Redazione
Il politico, nel suo passato, aveva pubblicato sui social invettive contro Israele, il Tap, la Firenze di Renzi e l'Expo di Milano

«Credete più agli alieni o alla legittimità dello Stato di Israele?». E’ il tweet, pubblicato dal segretario del Pd lucano, Raffaele La Regina, due anni fa ma tornato alla luce all’avvio della campagna elettorale. La Regina era stato scelto dalla segreteria di Enrico Letta come candidato capolista nel proporzionale della Basilicata, uno dei cinque “giovani” su cui puntava il partito in tutta Italia. Dopo quel primo tweet, sempre dal profilo del giovane, sono state estrapolate altre invettive contro Israele, poi il Tap, la Firenze di Renzi e l’Expo di Milano. Così, lo scorso 20 agosto, il ritiro della candidatura è stato inevitabile. Passata la bufera e sostituito come capolista dall’ex ministro Enzo Amendola, il giovane segretario parla oggi più distesamente per la prima volta. E assicura che non ha intenzione di dimettersi dal suo ruolo.

«Sono qui, sono nel Partito democratico, a fare il segretario del Partito democratico: non mi iscrivo alla scuola di chi non è contento e decide di cambiare casacca», ha dichiarato La Regina all’Ansa. «A dicembre – ha aggiunto -, ho vinto un congresso: sono stato votato da migliaia di iscritti e tesserati. Sto svolgendo semplicemente il mio lavoro, il mio ruolo, che è quello di guidare questo partito nelle elezioni politiche che il segretario Letta ha definito come le più importanti della storia. E qui in Basilicata hanno una valenza ancora più grande perché dobbiamo dimostrare ai cittadini lucani che, anche in questa regione – guidata dal 2019 nel centrodestra -, c’è un’alternativa a un governo che si sta rivelando inadeguato. Io resto qui a svolgere il mio ruolo con più forza e più coraggio».

La Regina non ha mostrato rancore nei confronti di Amendola che, nonostante sia di origine campana, è stato imposto come suo sostituto a guidare la compagine del Pd nel plurinominale lucano. «Non è un paracadutato: lui conosce benissimo la Basilicata, ha svolto ruoli istituzionali importantissimi e a questo territorio ha già dato un contributo su come potevano essere fatte meglio alcune cose che sono cantierizzate in maniera disastrosa da parte del governo regionale. Da parlamentare – ha concluso – darà a questo territorio l’importanza che merita».

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