No! Il settore delle automotive in Italia non dà lavoro a «700 mila persone»
Il 1° settembre, durante un evento elettorale a Perugia, in Umbria, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha criticato (min. 12:51) lo stop dell’Unione europea alla vendita di auto con motori a combustione, a partire dal 2035, a favore di quelle elettriche, dicendo che il settore dell’automotive in Italia dà lavoro a «700 mila persone». Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri e Meloni esagera.
La versione originale di questo articolo è stata pubblicata il 2 settembre 2022 sul sito di Pagella Politica. Clicca qui per scoprire tutti i fact-checking, divisi per politici e partiti.
Per chi ha fretta:
- Il 1 settembre durante un evento elettorale la leader di FdI Giorgia Meloni ha detto che il settore dell’automotive in Italia dà lavoro a «700 mila persone»
- Dati alla mano, la cifra risulta esagerata
- In base a diverse stime, il numero degli occupati diretti e indiretti dell’automotive in Italia si aggira intorno alle 300 mila unità
Analisi
Secondo un rapporto della Cassa depositi e prestiti (Cdp), un’istituzione finanziaria controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel 2018 in Italia – dunque prima della grave crisi che ha colpito il settore automobilistico – le persone occupate nella produzione e nel commercio di auto erano 302 mila, meno della metà di quanto indicato da Meloni. Entrando più nel dettaglio nelle elaborazioni dei dati Istat effettuate dalla società di consulenza Ernst & Young, si scopre che poco più di 212 mila posti di lavoro erano nel settore della produzione, mentre poco meno di 90 mila in quello del commercio. «Il 73 per cento degli addetti è impiegato in aziende con più di 250 dipendenti, rispetto a una media manifatturiera del 24 per cento», spiega il rapporto di Cdp. «Nella componentistica, in particolare, si registra un valore della dimensione media aziendale pari a 58 addetti, sei volte superiore alla media delle aziende manifatturiere. Gli occupati nel settore si concentrano geograficamente nel Centro e Nord Italia».
L’ordine di grandezza appena visto è confermato anche delle stime più recenti dell’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia), una delle principali associazioni di categoria. Secondo Anfia, a giugno 2022 la filiera dell’automotive in Italia contava su 268.300 occupati, sia diretti che indiretti, circa il 7 per cento sul totale del personale manifatturiero del Paese. Secondo le elaborazioni su dati Eurostat dell’Associazione dei costruttori automobilistici europei, una delle principali a livello continentale, nel 2019 il settore italiano dell’automotive contava quasi 170 mila dipendenti diretti, sesto dato più alto tra i Paesi dell’Ue. Al primo posto c’era la Germania (916.100 mila), seguita da Francia (232.600), Polonia (224.500), Repubblica Ceca (181.800) e Romania (179.800).
Conclusioni
Secondo Giorgia Meloni, «noi abbiamo 700 mila persone che lavorano nel campo dell’automotive». Abbiamo verificato e questo dato è esagerato. In base a diverse stime, il numero degli occupati diretti e indiretti dell’automotive in Italia si aggira intorno alle 300 mila unità.
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