Zaporizhzhia, l’ispezione dell’Aiea: «L’integrità della centrale è stata violata». Kiev accusa Mosca: «Impedito l’accesso ai giornalisti»
Dopo giorni di attesa, ostacoli e minacce di attacchi, la missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è riuscita a entrare nell’impianto nucleare di Zaporizhzhia, il più grande d’Europa. E ciò che ne è emerso è che «l’integrità fisica della centrale è stata ripetutamente violata. È una cosa che non può continuare ad accadere». Il monitoraggio è stato portato avanti nonostante i «rischi intrinseci» per il team di esperti. La zona è sotto continua minaccia di un fuoco incrociato tra l’artiglieria russa e quella ucraina. Guardati a visti dai tecnici della compagnia statale russa Rosatom, che Mosca ha messo a guardia del lavoro del personale ucraino della centrale dopo che ne ha preso il controllo a marzo, i tecnici hanno rilevato le numerose criticità già denunciate nei giorni scorsi.
Ispezione fino a domenica
Come annunciato dal direttore generale dell’agenzia Onu, Rafael Grossi, gli esperti rimarranno a Zaporizhzhia «fino a domenica o lunedì», oltre quindi la scadenza imposta dai filorussi e fissata per sabato 3 agosto. L’intenzione, però, sarebbe quella di imporre una presenza permanente, in modo tale da «stabilizzare la situazione» e avere «aggiornamenti regolari e imparziali». Ipotesi che, però, dovrà essere approvata da Mosca che non ha visto di buon occhio nemmeno questa ispezione di pochi giorni. Intanto, come conferma l’agenzia russa Tass, 8 rappresentanti della missione e altri 4 assistenti sono rimasti nella centrale di Zaporizhzhia.
«Giornalisti ucraini e stranieri non sono stati ammessi»
Energoatom, l’agenzia per l’energia atomica ucraina, ha denunciato il fatto che le autorità russe starebbero cercando «in tutti i modi di impedire alla missione dell’Aiea di conoscere la reale situazione» e di «diffondere informazioni manipolate e false sulla visita». Citata dalla stampa locale, Energoatom afferma che la maggior parte di giornalisti e media presenti a Zaporizhzhia che i russi dicono provenire da «tutto il mondo», in realtà sarebbero solo propagandisti russi: «Gli autobus con giornalisti ucraini e stranieri, che hanno cercato di raggiungere la centrale nucleare non sono stati ammessi», ha scritto su Telegram.
Ricostruzione confermata da Volodymyr Zelensky: «Quando abbiamo incontrato a Kiev Grossi e i membri della missione», ha detto il presidente ucraino, «abbiamo convenuto che la stessa sarebbe stata accompagnata da giornalisti dei media ucraini e internazionali. Giornalisti indipendenti. In modo che il mondo potesse vedere la verità. Invece ciò non è successo». Zelensky ha anche accusato la Russia di essersi comportata in modo cinico «per ingannare la missione», cercando anche di intimidire i residenti di Energodar, la città dove ha sede la centrale: «Gli occupanti hanno costretto le persone a mentire ai rappresentanti dell’Aiea».
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