Rachele Scarpa: gli insulti social alla candidata Pd sotto accusa per le sue posizioni su Israele e il lavoro
La candidata del Partito Democratico a Treviso Rachele Scarpa ha denunciato in un’intervista a Il Gazzettino di aver ricevuto insulti via social network. La polemica su di lei è partita dopo un video in cui diceva: «Dobbiamo interrompere quel circolo vizioso per cui il lavoro è l’unico mezzo di sostentamento per le persone». Ma Scarpa era finita sui giornali anche per le sue posizioni su Israele e i palestinesi. «Me l’aspettavo, ma non mi ci abituo e soprattutto non mi spavento. Penso sia frutto di un doppio standard. A una donna, giovane e progressista viene sempre imposto di dimostrare qualcosa rispetto ad altri. E questo passa anche per attacchi brutali e sistematici. Diciamo che qualcuno sta dedicando anima e corpo a una ricerca micragnosa scandagliando i miei vecchi interventi, tagliandoli, manipolandoli e decontestualizzandoli. Il tutto per incitare alcune bolle social all’insulto libero», dice lei. Accusando di aver ricevuto insulti sessisti: «Lascio immaginare che tipo di attacchi beceri mi stiano arrivando. Si è messa in moto una macchina del fango. Non è la prima volta che una candidata donna in ambito progressista viene attaccata solo per il fatto di essere quello che è. Gli esempi si sprecano. Non importa, abbiamo le spalle larghe. Ma sto facendo pulizia nei miei canali, perché non voglio un linguaggio d’odio». Scarpa non sa ancora se denuncerà qualcuno: «Sto raccogliendo il materiale. Poi valuterò. Gli estremi ci sono».
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