Brunetta dice addio alla politica, l’intervento commosso a Cernobbio: «Ancora due mesi, poi torno a fare il prof»
Si è commosso Renato Brunetta quando al Forum Ambrosetti di Cernobbio gli hanno chiesto perché non si è candidato alle prossime elezioni: «Ho preferito continuare a fare questo mestiere per ancora due mesi». Che non si sarebbe candidato lo aveva già annunciato qualche settimana fa, dopo aver lasciato Forza Italia accusando Silvio Berlusconi di aver rinnegato sé stesso per aver contribuito alla caduta del governo Draghi. Poi, però, si ipotizzava per lui un’adesione ad Azione, con Carlo Calenda, ripercorrendo il percorso che avevano appena fatto Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. A spegnere quelle voci fu proprio lui: «Non vado da nessuna parte». Quello che accadrà dopo, con il nuovo esecutivo, il ministro della Funzione pubblica in carica non lo sa con precisione. È certo che «intendo continuare a dare una mano a questo Paese senza essere in Parlamento, una decisione», si interrompe per la commozione, «non facile e dolorosa che sia foriera di cose buone». Sembra, quindi, arrivata al capolinea la carriera politica di Brunetta iniziata negli anni ’80 con i governi Craxi, mentre potrebbe riprendere quella accademica: «Tornerò magari a fare il mio vecchio mestiere, facendo il professore».
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