Meno voli a Linate, stop a Ciampino e novità su Catania: cosa prevede il nuovo piano dell’Enac sugli aeroporti
Milano Malpensa e Roma Fiumicino «hub istituzionali», il Marco Polo di Venezia «hub vocazionale» e Catania Fontanarossa «hub del Mediterraneo». Sono queste le nuove classificazioni previste dall’Enac (l’Ente Nazionale del Volo Civile) nel piano di straordinario di riassetto degli aeroporti italiani. Gli interventi previsti sono diversi e puntano a mettere ordine nelle grandi città di Roma e Milano e a rilanciare alcune aree ricche di potenziale. In generale gli aeroporti della Penisola verranno organizzati in reti di prossimità. Quando uno scalo sarà troppo saturo, il traffico verrà dirottato in maniera sistematica su un altro aeroporto della stessa rete, per garantire un trasporto fluido e il più possibile privo di disagi per gli abitanti delle città interessate.
Il piano per Roma, alleggerire Ciampino
Nella capitale, ad esempio, l’idea è quella ristrutturare l’aeroporto dell’Urbe sulla Via Salaria – spiega la Repubblica – inaugurato nel 1928 ma rimasto a margine rispetto ai due maggiori aeroporti romani. L’ex aeroporto del Littorio «merita un rilancio» spiega il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma. «Chiediamo di destinarlo a un turismo di prossimità. Aerei di piccole dimensioni o taxi volanti possono partire dall’Urbe e dirigersi a Viterbo [dove lo scalo militare verrebbe adattato all’uso civile]» continua il presidente. L’obiettivo è quello di alleggerire il traffico che transita da Ciampino poiché «presenta delle gravi criticità». Infatti, continua Di Palma, è «troppo innervato nel tessuto della città», motivo per il quale «crea disagio ai residenti tra smog e rumori». Un’altra soluzione prevista dall’Enac è potenziare lo scalo militare di Frosinone, a sud di Roma. Il Girolamo Moscardini verrebbe ristrutturato e aperto alle compagnie civili. «Ovviamente», aggiunge Di Palma, «una società privata di gestione degli aeroporti non può sostenere una simile operazione. Dovrà essere il governo a decidere il da farsi, a trattare con l’aeronautica militare e stanziare la spesa».
Niente voli intercontinentali a Linate, e Taranto diventerà uno spazio-porto
Passando alla seconda città d’Italia, l’Enac è intenzionata a escludere il voli intercontinentali diretti da Linate, il più vicino a Milano dei due aeroporti meneghini. Rimarrebbero però i voli con scalo nelle grandi città europee. Secondo l’ente, questa differenziazione aiuterebbe Malpensa a crescere. Nello scalo ai confini con il Piemonte verrebbe dirottato anche gran parte del cargo. È per questo che Malpensa è stato insignito del massimo rango possibile dall’Enac: «hub istituzionale», così come l’omologo romano Fiumicino. L’Enac ha grandi piani anche per Catania Fontarossa. Il “Vincenzo Bellini” è già il quinto scalo per traffico totale e il secondo per quello nazionale, ma l’ente vuole trasformarlo in un «hub Mediterraneo» che faccia concorrenza a Istanbul che dal 2018 ha progressivamente ridotto il traffico all’Ataturk per trasferirlo nel nuovo futuristico scalo sulle coste del Mar Nero. Il compito della città alle pendici dell’Etna sarà attirare i viaggiatori provenienti da Cina, Giappone, Corea e India che attualmente spesso fanno tappa in Turchia per poi dirigersi in Europa occidentale. Si stima che Fontanarossa possa arrivare a 30 mila passeggeri al giorno, grazie a miglioramenti nei parcheggi nei collegamenti con la città e nei servizi ferroviari. Ci sono grandi ambizioni anche per Taranto-Grottaglie, candidato a diventare uno spazio porto di punta per viaggi orbitali. Sono previsti inoltre corridoi aerei tra la Puglia e la Basilicata.
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