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Quanti giorni di lavoro servono per pagare le bollette? Italia terzultima in Ue – Lo studio

06 Settembre 2022 - 17:32 Gianluca Brambilla
Un'analisi della Ces rivela che le spese per luce e gas corrispondono all'8,3% dello stipendio annuale medio. Peggio di noi solo greci e cechi

Nel 2022, agli italiani serviranno 30 giorni di lavoro per raccogliere i soldi necessari a pagare le bollette di tutto l’anno. A rivelarlo è uno studio realizzato dalla Ces, la Confederazione europea dei sindacati, che ha confrontato gli stipendi medi nazionali con i costi dell’energia nei diversi Paesi membri dell’Unione Europea. Nel nostro Paese, in media, un lavoratore dovrà versare in spese di luce e gas l’8,3% del suo stipendio annuale. Confrontando questo dato con il resto dell’Ue, il nostro Paese occupa la terzultima posizione.

In testa alla classifica Austria, Lussemburgo e Lituania

Il calcolo della Confederazione europea dei sindacati è stato fatto a partire dai costi dell’energia previsti per il 2022 nei singoli Stati, mentre la stima sulle bollette si basa sui dati raccolti fino al luglio scorso. Per l’Italia, la stima della bolletta annuale media per luce e gas è di 2.071 euro. Lo stipendio medio annuale, invece – stando alle previsioni di Ameco, il database della Commissione europea per i dati macro-economici – sarebbe di 24.849 euro. Il risultato, dunque, è che gli italiani impiegheranno in media 30 giorni di lavoro – ossia l’8,3% del proprio reddito annuale – solo per pagare le bollette di riscaldamento ed elettricità. Nella classifica stilata dalla Ces, soltanto i cittadini di Repubblica Ceca (33 giorni) e Grecia (36 giorni) dovranno lavorare ancora di più degli italiani.

Le cose vanno relativamente meglio in altri Paesi dell’Unione Europea. È il caso della Spagna e dell’Olanda, dove bastano 24 giorni di lavoro per pagare le bollette di tutto l’anno. Oppure della Germania, dove lo stipendio medio annuale (33.847 euro) è ben al di sopra di quello italiano e il costo medio di luce e gas è più basso (1.907 euro). Ne risulta che per un lavoratore tedesco sono sufficienti 21 giorni di lavoro per raccogliere il denaro sufficiente a pagare le bollette annuali. A guidare la classifica, in termini di relazione tra salari e costo dell’energia, sono Austria (17 giorni), Lussemburgo (14 giorni) e Lituania (11 giorni).

Le richieste dei sindacati europei

Alla luce dei risultati dell’indagine, i sindacati europei hanno stilato una serie di richieste rivolte alla Commissione e ai governi nazionali per affrontare la crisi economica. «I salari non sono la causa dell’inflazione», si legge nella nota. «I lavoratori sono le vittime di questa crisi, con il valore dei loro salari che precipita di giorno in giorno mentre i prezzi dei beni di prima necessità crescono». Tra le richieste avanzate dai sindacati si trovano misure di assistenza per i più deboli e aumenti dei salari. Ma anche proposte più di carattere macroeconomico, come la riforma strutturale del mercato dell’energia e l’implementazione di un price-cap a livello europeo.

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