In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
DIRITTIBambiniCensuraInchiesteLGBTQ+MaternitàRaiTv

Giovanardi fa sul serio contro Peppa pig, l’esposto per censurare l’episodio sulla Rai: «In natura due mamme non esistono»

11 Settembre 2022 - 16:10 Enrico Spaccini
All'ex ministro si affianca anche la ex presidente del Forum Famiglie Santolini: «Le leggi le cambia il Parlamento, non i cartoni animati»

«Non possono esistere né in natura né legalmente due mamme». Sostenendo ciò, l’ex ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi e la ex presidente del Forum Famiglie Luisa Santolini hanno chiesto di vietare alla Rai di trasmettere una puntata di Peppa Pig. E non una puntata qualunque, ma quella intitolata Famiglia già celebre in Italia anche se non è stata ancora trasmessa. Giovanardi e Santolini si aggiungono a coloro che vorrebbero rimanesse così, che quell’orso polare con due mamme rimanesse nel Regno Unito. Perciò hanno presentato un esposto formale al Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori del ministero dello Sviluppo economico, sperando così di impedire alla Rai di mandarlo in onda. O quantomeno di sanzionarla in caso di trasmissione. Nella motivazione, oltre a considerare non naturale il fatto che un figlio possa avere due genitori dello stesso sesso, Giovanardi e Santolini menzionano l’utero in affitto che «è reato penalmente perseguibile». L’ex ministro, d’altronde, non è nuovo a esternazioni di questo genere. Qualche anno fa non aveva problemi a sostenere che «non è naturale il rapporto tra due uomini o due donne» e a paragonare un bacio tra due ragazze all’«effetto che fa se uno fa pipì: se lo fa in bagno fa bene, ma se uno fa la pipì per strada davanti a lei, può darle fastidio». Poi nell’esposto continuano: «nella realtà per concepire un figlio esiste un padre di cui si è utilizzato il patrimonio genetico. Le leggi in vigore in Italia devono essere rispettate e spetta al Parlamento eventualmente cambiarle e non ai cartoni animati, specialmente se questi ultimi sono rivolti alle vere vittime di queste palesi illegalità».

Leggi anche:

Articoli di DIRITTI più letti