Nella città liberata dai russi scoperta una «stanza delle torture»: l’ultimo orrore a Balakliya – Le foto
Tornano a emergere macabre scoperte nei territori ucraini occupati fino a pochi giorni fa dalle truppe russe, così come era già avvenuto alla fine di marzo a Bucha e in altre città. Nella città di Balakliya, nella regione orientale di Kharkiv, sarebbe stata trovata una «camera delle torture». A denunciare il ritrovamento è stata la deputata Maryana Bezugla, del partito Servitore del popolo di Volodymyr Zelensky, che su Facebook ha pubblicato alcune foto. La deputata ha definito il seminterrato una «stanza delle esecuzioni». All’interno c’erano «le istruzioni sul “nazismo ucraino”» incollate sui muri, poi una sedia con un martello, del nastro adesivo e dei guanti usati. In un’altra stanza la deputata racconta che sono state trovate anche tracce di sangue».
Leggi anche:
- Il soldato della Azov scappato dalla Azovstal prima della resa: «I miei compagni ora sotto tortura: torno per vendicarli»
- Omicidi, torture e sparizioni. L’indagine dell’Ong che accusa le forze russe di crimini di guerra in Ucraina – Il video
- «Il primo sospettato dei massacri di Bucha è un errore della procura di Kiev», i dubbi di un media indipendente bielorusso
- Strage di Bucha, la procura di Kiev accusa il primo sospettato russo: «Le sue unità hanno torturato e ucciso civili disarmati»
- La Russia all’Onu: «C’è un centro di tortura ucraino nell’aeroporto di Mariupol, si chiama “biblioteca”»