Panarea, l’ambulanza elettrica si scarica con la paziente a bordo: costretti a spingerla fino all’elicottero (in ritardo)
L’ambulanza elettrica si spegne in mezzo alla strada mentre trasporta la paziente all’eliporto per il soccorso aereo. L’elicottero notturno, poi, arriva con un ritardo di quattro ore. La coincidenza di due episodi che, lo scorso weekend, avrebbero potuto trasformare in tragedia una normale operazione di soccorso. È successo sull’isola di Panarea, in Sicilia. Una donna, che accusava febbre alta e forti dolori intestinali, aveva chiesto aiuto alla guardia medica locale intorno alle 19. Poco dopo era arrivata l’ambulanza elettrica che avrebbe dovuto trasportarla all’eliporto per eseguire il trasferimento all’ospedale Papardo di Messina (dove poi è stata ricoverata per una patologia gastrointestinale febbrile). Qui il primo intoppo: vicino all’arrivo il mezzo di soccorso si è scaricato, sembrerebbe a causa delle luci accese nel vano sanitario, che avrebbero esaurito la carica elettrica disponibile. Tempestivo l’intervento di familiari, amici e passanti, che hanno spinto il veicolo fino ad avvicinarlo alla pista per l’elisoccorso. Poi il secondo imprevisto: l’elicottero del 118, impegnato in un altro intervento a Salina, è arrivato con quattro ore di ritardo. La paziente, quindi, è riuscita a raggiungere l’ospedale solo dopo le 23.
L’accaduto ha scatenato la rabbia, anche attraverso i social, dei familiari della donna, ma più in generale degli abitanti della piccola isola eoliana, che hanno lamentato le pessime condizioni di soccorso in caso di emergenza medica e la mancanza di un numero adeguato di elicotteri notturni. In tutta la Sicilia sarebbero solamente tre. «Non voglio trovare un colpevole, ma voglio che noi isolani, insieme a sindaco e medici, ci sediamo a tavolino e troviamo una soluzione per gestire questa situazione di degrado», ha scritto su Facebook il nipote della paziente, parlando non solo di un’ambulanza “scarica”, ma anche di una pista per l’elicottero con le luci rotte. L’eliporto, infatti, verterebbe in uno stato di precarietà: molte delle luci non sarebbero funzionanti e la manica a vento sarebbe totalmente lacerata. Condizioni che, chiaramente, potrebbero creare gravi disagi al decollo e all’atterraggio dei mezzi di soccorso aerei. Secondo gli isolani, anche l’ambulanza elettrica, che era stata revisionata di recente, non è stata il massimo dell’efficienza dal suo ritorno sull’isola meno di un mese fa: accendendo le luci anabbaglianti, infatti, il mezzo andrebbe in protezione, spegnendosi. L’alternativa sull’isola rimane solo una: le motoape. Il sindaco Riccardo Gullo, che attraverso il consigliere comunale dell’isola Alessio Ferrara ha seguito l’evolversi della situazione, ha garantito il suo impegno affinché tali situazioni non si ripetano più.