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La teoria del complotto su Bill Gates e i «quantum dot» di grafene nei vaccini

13 Settembre 2022 - 14:41 Juanne Pili
No, il magnate americano non ha mai ammesso di voler chippare le persone con la vaccinazione anti-Covid

Come è noto, Bill Gates vaccini si è trovato al centro di diverse teorie del complotto di stampo No vax, che lo vedrebbero impegnato nella promozione dei vaccini contro il nuovo Coronavirus, soprattutto quelli a mRNA, allo scopo di controllarci e/o ridurre la popolazione mondiale. Una in particolare riguarda i «quantum dots». C’è anche chi usa un recente “studio” (rivelatosi infondato) su presunte «alterazioni del sangue nei vaccinati», di cui avevamo trattato in un precedente articolo.

Per chi ha fretta:

  • Bill Gates non ha mai sostenuto di voler impiantare del grafene (in nessuna forma) nelle persone attraverso i vaccini a Covid.
  • L’affermazione viene attribuita in Italia anche dal co-autore di un recente studio infondato, che voleva dimostrare la presenza di anomalie nel sangue dei vaccinati.
  • All’origine di questa attribuzione, la distorsione di diverse affermazioni di Gates che riguardavano l’uso di certificati digitali.

Analisi

Col termine quantum dot si intendono in questo contesto le nanoparticelle di grafene di grandezza inferiore ai 100 nm. Nelle condivisioni in oggetto si cita proprio una parte dell’intervista de La Verità a uno degli autori dello studio da noi precedentemente analizzato, Riccardo Benzi Cipelli, il quale attribuisce a Gates l’ammissione di un collegamento tra vaccini e quantum dots:

Bill Gates l’ha pubblicamente e candidamente dichiarato in un’intervista del febbraio 2020: “Inseriremo nei vaccini dei quantum dots che permetteranno di tracciare chi è stato vaccinato e chi no”.

Si tratterebbe davvero di una scoperta sconvolgente: finora infatti le tesi del complotto che vedono il grafene associato ai vaccini, collegandolo a terrificanti eventi avversi, si sono rivelate del tutto infondate, come abbiamo visto in precedenti articoli, per esempio qui, qui e qui. Per tanto chi sostiene queste tesi ha l’esigenza di attribuire a personaggi importanti che promuovono le vaccinazioni, ammissioni di tale tipo.

Ma Gates cosa aveva detto esattamente? In che contesto? Si tratta di una storia del tutto campata in aria, originata in ambienti No vax americani, come già spiegato dai colleghi di come Reuters e Factcheck.

Quando Gates ha menzionato il loro utilizzo -continua Factcheck -, si riferiva ai certificati digitali come parte di uno sforzo per creare una piattaforma digitale che avrebbe ampliato i test fai da te per la COVID-19.

Conclusioni

I vaccini di nuova generazione contro il nuovo Coronavirus non contengono chip di grafene, nessuno è mai riuscito a dimostrare il contrario, mentre abbiamo continuamente evidenze del fatto che si tratta di veicolare porzioni di mRNA che codificano la produzione di Spike attraverso le cellule.

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