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Twitter, le accuse dell’ex capo della sicurezza al Senato Usa: «Mette a rischio la sicurezza nazionale» – Il video

13 Settembre 2022 - 18:57 Michela Morsa
Gli azionisti di Twitter hanno approvato l'offerta di acquisto di Elon Musk da 44 miliardi di dollari

La talpa di Twitter ha parlato: «Le carenze della società mettono a rischio la sicurezza nazionale». Oggi, 13 settembre, l’ex responsabile della sicurezza della società Peiter Zatko è stato interrogato dalla commissione Giustizia del Senato statunitense in merito alle sue precedenti affermazioni secondo le quali Twitter avrebbe «gravi carenze» in termini di sicurezza e privacy. La testimonianza di Zatko arriva in un giorno decisivo per Twitter. Oggi gli azionisti di Twitter hanno approvato l’offerta di acquisto di Elon Musk da 44 miliardi di dollari. È quanto riferisce Bloomberg che cita il conteggio preliminare dei voti. Zatko, conosciuto nel mondo cyber come Mudge, il 6 luglio scorso aveva presentato un esposto per denunciare la società alla Sec (Security and Exchange commission), al dipartimento di Giustizia, alla Federal Trade commission e ad alcuni membri del Congresso. Secondo le sue accuse, Twitter sarebbe una società caotica e senza timone, incapace di tutelare in modo appropriato i dati dei suoi 238 milioni di utenti giornalieri, incluse le agenzie governative e i capi di Stato. Nella sua testimonianza, Zatko ha ribadito quanto già detto: la leadership di Twitter avrebbe «ignorato» gli avvertimenti degli ingegneri, ma soprattutto avrebbe sempre dato la priorità «ai profitti piuttosto che alla sicurezza».

Il racconto

L’ex responsabile della sicurezza ha raccontato che quando è entrato a far parte del team di Twitter «la società era indietro di dieci anni su alcuni aspetti essenziali della sicurezza e non stava facendo significativi progressi. Era come una bomba a orologeria». Zatko avrebbe presentato più volte i problemi alla sicurezza ai più alti livelli della società e solo dopo che sono rimasti inascoltati avrebbe deciso di rivolgersi alle autorità. «Per 30 anni la mia missione è stata rendere il mondo migliore e più sicuro. Sono entrato in Twitter perché credevo che con le mie capacità avrei potuto migliorare significativamente la sicurezza degli utenti negli Stati Uniti e nel mondo. L’esperienza mi ha insegnato che fare grandi cambiamenti per migliorare la sicurezza è difficile. I cambi incontrano infatti l’opposizione di coloro che hanno profitti dallo status quo. Mi era però chiaro che Jack Dorsey (l’ex amministratore delegato di Twitter, ndr) era impegnato in prima linea nel cambiamento e per questo ho accettato la sfida a Twitter», ha spiegato. A conclusione della sua testimonianza, il senatore repubblicano Chuck Grassley ha affermato: «Se le accuse sono vere, non vedo come l’amministratore delegato Parag Agrawal possa mantenere il suo incarico». Agrawal era stato invitato all’audizione, ma ha rifiutato di prendervi parte.

L’esposto

Nella sua denuncia Zatko accusava l’ex datore di lavoro di aver violato l’accordo sulla protezione dei dati degli utenti firmato nel 2011 con la Federal Trade commission (l’authority per le aziende di telecomunicazione), di aver ingannato le autorità sull’identificazione e la rimozione degli account falsi o spam, inclusi quelli che potevano essere usati per le interferenze estere e la disinformazione, di non eliminare i dati degli utenti che lasciano la piattaforma e di avere agenti di intelligence straniere sul libro paga. Twitter, in risposta alle accuse mosse da Zatko, che era stato licenziato lo scorso gennaio «per leadership inefficace e scarso rendimento», sostenuto che fossero progettate solamente per danneggiare la società.

Twitter vs Elon Musk

Alcune fonti hanno riferito a Reuters che la maggioranza degli azionisti avrebbe votato per approvare l’accordo, ma i risultati ufficiali devono essere ancora annunciati. Un’acquisizione che rimane comunque in stand-by, dal momento che dopo la firma dell’accordo il patron di Tesla ha tentato di ritirare l’offerta da 44 miliardi di dollari, accusando Twitter di aver alterato i dati sulla quantità di account falsi presenti sulla piattaforma. Ora le accuse di Zatko potrebbero rappresentare un colpo ancora più per Twitter – che il prossimo mese porterà in tribunale Elon Musk per costringerlo a concludere l’accordo – perché la scorsa settimana un giudice del Delaware ha stabilito che l’imprenditore potrà includere le affermazioni dell’ex responsabile della sicurezza nel suo caso contro la compagnia social. Emblematico il tweet di Musk a commento dell’interrogazione: un cestino di pop corn.

Immagine di copertina: Peiterz Zatko presta giuramento di fronte alla commissione Giustizia del Senato statunitense a Washington (Sarah Silbiger per la CNN)

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