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Il nuovo decreto Aiuti di Draghi: cambia l’Isee per il bonus sociale per aiutare 600 mila famiglie in più

16 Settembre 2022 - 08:09 Alessandro D’Amato
nuovo decreto aiuti draghi
nuovo decreto aiuti draghi
Cdm convocato per oggi alle 11. I sostegni anche a bar e ristoranti

Il Consiglio dei ministri oggi alle 11 esaminerà e varerà il nuovo decreto Aiuti. L’ultimo provvedimento dell’era di Mario Draghi ha una dote di 13 miliardi di euro. E amplierà la platea delle famiglie beneficiarie del bonus sociale. Includendo i nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro. Consentendo uno sconto sulle bollette pari al 30%. I sostegni arriveranno anche a bar e ristoranti. E dovrebbe arrivare anche la rimodulazione della tassa sugli extraprofitti delle società energetiche. Puntando sull’addizionale Ires invece che sul differenziale Iva. Confermato il credito d’imposta rafforzato per le imprese. Ma intanto c’è anche un problema condomini. Le società del gas temono insolvenze e chiedono pagamenti anticipati. Con il rischio distacchi all’orizzonte.

600 mila famiglie in più

L’aumento della soglia Isee per il bonus sociale da 12 a 15 mila euro non è però ancora certo. Perché la misura sarebbe molto costosa. Secondo i calcoli dei tecnici del Tesoro a beneficiarne sarebbero 600 mila famiglie in più rispetto agli attuali 2,5 milioni assistite per l’energia elettrica e agli 1,5 milioni che ne beneficiano per pagare la bolletta del gas. L’intervento principale dovrebbe riguardare il credito di imposta per le aziende. Che dovrebbe non solo essere prorogato al quarto trimestre ma anche rafforzato nelle percentuali ed esteso ai piccoli esercizi (quelli con potenza sotto i 16,5 kw). Con il decreto ter dovrebbero essere destinate risorse fresche anche ad enti locali, sanità e al mondo dello sport, pure loro in difficoltà a causa delle bollette.

Intanto però è allarme per le forniture di gas per il riscaldamento nei condomini. Il Messaggero racconta che le aziende energetiche temono insolvenze e si cautelano chiedendo anticipi fino ai due terzi rispetto a quanto speso l’anno precedente. Le quote del riscaldamento rischiano di triplicare o quadruplicare rispetto all’anno appena trascorso. Intanto l’Associazione italiana amministratori di condomini di Roma ha già avuto notizia di numerosi distacchi soprattutto nelle zone periferiche della Capitale. Affrontare in pochi mesi morosità pregresse che arrivavano anche a 50 mila euro si rivela impossibile.

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