Meloni torna a parlare di aborto: «Il diritto in Italia è sempre stato garantito. Gli obiettori di coscienza? Anche la loro è libertà»
A distanza di una settimana dalle elezioni del 25 settembre, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è tornata a esprimersi sulla sovranità popolare e sull’aborto. Lo ha fatto ai microfoni di Mezz’ora in più, su Rai 3, nella puntata di oggi 18 settembre. Il tema dell’interruzione volontaria di gravidanza è stato tra i primi ad essere trattati: a questo proposito, Meloni ha lamentato «informazioni infondate» che circolano riguardo la sua posizione. «Io non ho mai detto che voglio toccare la prima parte della 194, non l’ho mai detto nell’arco della mia esistenza – ha esordito -. Io non ho mai detto che voglio modificare la 194, ma ho detto che voglio applicarla: vorrei aggiungere diritti, vorrei che le donne che si trovano nelle condizioni di abortire perché non hanno alternative, magari per ragioni economiche, magari perché pensavano che sarebbero rimaste sole, possano avare quella alternativa». Meloni si è espressa anche sui medici obiettori: «Il diritto all’aborto in Italia è sempre stato garantito. Ci sono donne che hanno avuto delle difficoltà? Ma c’è anche la coscienza delle persone, anche quella è libertà. Non mi risulta che nessuna donna non abbia potuto portare a termine la gravidanza». Nella legge, ha concluso, «c’è un equilibrio che difende la libertà delle persone di fare le loro scelte e credo che si debba difendere la coscienza delle persone che non se la sentano».
I rapporti con l’Ue
L’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, in collegamento, le ha poi chiesto se ripresenterà la proposta di riforma costituzionale (di cui è prima firmataria) secondo cui il diritto comunitario non prevale su quello interno. Giorgia Meloni ha provato a chiarire le intenzioni che ha nei confronti dei rapporti con l’Unione Europea. «Credo che questa rimanga una grande materia, e non solo in Italia», ha esordito la leader di FdI. «Noi diciamo che la sovranità appartiene al popolo e si manifesta nelle scelte parlamentari. È un dibattito che dobbiamo porre con garbo e questo non significa uscire dall’Ue ma di dare dei correttivi o di stabilire che riconosciamo l’articolo 11 della Costituzione italiana. È un tema di organizzare meglio la difesa dell’interesse nazionale in una dinamica europea», ha dichiarato. In seguito, la conduttrice Lucia Annunziata ha citato l’intenzione del governo Orban di voler chiudere entro novembre la vertenza politica con l’Ue, chiedendole ironicamente se dunque si trova sempre in linea con le posizioni del primo ministro ungherese. Meloni ha risposto piccata: «Orban farà le sue scelte, ma io non faccio quello che dice Orban. Io non faccio quello che dice nessuno, io guardo solo all’interesse nazionale italiano».
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