L’attrice del caso Richetti e l’accusa di aver minacciato la titolare di un centro estetico: «Vi state mettendo contro i Poteri Forti»
L’attrice e conduttrice Lodovica Mairé Rogati ieri ha parlato della vicenda del senatore Matteo Richetti in una dichiarazione rilasciata all’AdnKronos. «In relazione alle notizie che sono state diffuse su numerose testate giornalistiche per cui il senatore Matteo Richetti sarebbe stato, sostanzialmente, oggetto di mia denuncia, rappresento doverosamente, sin d’ora, di non aver mai intrapreso alcuna iniziativa in tal senso, tantomeno di aver mai depositato denuncia-querela nei confronti del senatore», ha detto. «Peraltro, con riguardo a tutto ciò che è stato propalato su questa vicenda, dichiaro di essere totalmente estranea ad ogni fatto che sia stato del tutto impropriamente, quanto in modo non veritiero, riferito alla mia persona – aggiunge Rogati, dopo il caso emerso da un’inchiesta di Fanpage – e per i quali appresterò opportuna quanto necessaria tutela nelle apposite sedi giudiziarie», ha aggiunto.
L’accusa e la difesa
Intanto però il quotidiano la Repubblica racconta in un articolo a firma di Giuseppe Scarpa un’altra vicenda che vede protagonista l’attrice. E che risale al 15 febbraio 2022. Secondo le testimonianze agli atti di un’indagine della procura di Roma Rogati avrebbe minacciato la titolare del centro estetico Esthetique Med Lab perché il trattamento ricevuto non sarebbe stato congruo rispetto al prezzo. Il compagno della titolare del centro estetico ha raccontato così i fatti nello scorso aprile: «Ho sentito la voce di una donna (Rogati, ndr) che chiedeva di ottenere uno sconto sul prezzo. Voleva pagare di meno perché secondo lei il conto non era congruo al trattamento effettuato». E ancora: «La dipendente che la stava seguendo si è spostata nel corridoio e ha chiamato la mia compagna per chiederle come comportarsi. Quando la cliente e la dipendente sono andate verso la cassa, Rogati continuava a ripetere che il prezzo non era giusto, che le aveva rovinato gli occhi perché non le aveva fatto indossare gli occhialini. E che lei aveva filmato tutto. A questo punto la donna ha iniziato ad alzare il tono della voce. Urlava e diceva: “Vi state mettendo contro i poteri forti, io faccio parte di una redazione che fa inchieste sui pagamenti in nero”. Quando è uscita ha sbattuto la porta del negozio e ha detto che avrebbe mandato la Guardia di finanza».
«Pretendeva un rimborso»
La testimonianza si conclude così: «Quel giorno stesso Rogati e la mia compagna si sono sentite al telefono — ha spiegato l’uomo ai carabinieri — ed io ho assistito alla chiamata. La donna pretendeva un rimborso sostenendo di essere stata truffata, diceva che stava registrando la conversazione davanti alla sua équipe giornalistica e che l’avrebbe rovinata. Per questo motivo io e la mia compagna ci siamo recati subito al commissariato Ponte Milvio dove ci hanno consigliato di attendere qualche giorno prima di sporgere una denuncia. Riferendo che era un persona a loro conosciuta». Il quotidiano fa sapere che Rogati è imputata in un altro procedimento per minacce nei confronti di un medico.
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