Dopo l’annuncio della mobilitazione militare, Putin insiste: «Combatteremo per il bene della Russia, per la sua grande storia»
Dopo il discorso alla nazione con il quale Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione militare parziale, vale a dire la leva che porterà sul campo di battaglia altri 300 mila soldati russi contro l’Ucraina, il presidente russo torna a farsi sentire. E lo fa in occasione dei 1.160 anni dalla fondazione dello stato russo, mentre il Paese è piombato nel caos, tra massicce proteste in piazza e fughe in massa dal Paese proprio a causa dell’annuncio della mobilitazione militare, dichiarando: «Combatteremo per la nostra patria, la nostra terra che è l’unica che abbiamo, la nostra libertà, indipendenza e sovranità». Putin, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, ha assicurato ai cittadini russi «la difesa e la protezione di cultura e tradizioni, nel nome dei nostri predecessori e dei discendenti, per il bene della Russia, la sua grande storia e il suo grande futuro».
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