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Elezioni 2022, guida alle liste e ai candidati in vista del 25 settembre

23 Settembre 2022 - 15:05 Michela Morsa

Si è conclusa alle ore 20 del 22 agosto scorso la frenetica compilazione delle liste di candidati dei singoli partiti e delle coalizioni in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Per i vari partiti non è stato facile selezionare i candidati, che tra Camera e Senato sono in totale 5.558: sono molti i parlamentari di lungo corso esclusi, compresi i “big” di partito, e molti sono stati i conseguenti malumori, soprattutto in Forza Italia e nel Pd. Le ragioni sono diverse. La prima e principale è il taglio dei parlamentari, introdotto dall’ultima riforma costituzionale, che ridurrà di oltre un terzo i membri eletti. I deputati alla Camera passeranno da 630 a 400, mentre i senatori scenderanno da 315 a 200. A questo si aggiungono le caratteristiche della legge elettorale, che impone alle coalizioni di scegliere un candidato unico all’uninominale, ma anche il calo dei consensi che molte forze politiche hanno subito rispetto alle ultime elezioni, che necessariamente significherà poter eleggere meno rappresentanti. L’unico partito che secondo le previsioni dovrebbe aumentare la sua presenza in Parlamento è Fratelli d’Italia, che attualmente conta 58 parlamentari tra Camera e Senato ma che potrebbe eleggerne più del doppio, dal momento che il partito di Giorgia Meloni è alla guida della coalizione di centrodestra con 94 collegi uninominali su 221 totali (42,5 per cento) assegnati a esponenti di Fratelli d’Italia.

A causa di questa incertezza, hanno assunto particolare importanza i cosiddetti “collegi blindati”, ossia quelli dove il partito è così radicato nel territorio da considerare la sua vittoria quasi certa. In questi collegi i partiti hanno deciso di candidare persone che non hanno nessun legame con quel dato territorio ma la cui elezione in Parlamento è considerata fondamentale. In questi casi si parla dei cosiddetti “candidati paracadutati” in un collegio per ragioni strategiche ed elettorali a discapito degli esponenti politici territoriali. Allo stesso tempo, un politico noto, anche un leader di partito o coalizione, può essere “paracadutato” in un collegio uninominale giudicato difficile o in bilico per riuscire a ottenere quei voti in più necessari per ottenere la maggioranza. Ecco un breve riassunto dei nomi più noti inclusi nelle liste dei principali partiti (la lista completa dei candidati compilata dal ministero dell’Interno). Sotto, gli elenchi elaborati da YouTrend divisi per coalizioni e singoli partiti.

Il centrodestra

Come Open aveva anticipato, ci sono tanti ex dell’era Berlusconi nelle liste di Fratelli d’Italia, tra i più noti Marcello Pera e Giulio Tremonti. Tra i fedelissimi di Giorgia Meloni  Nello Musumeci, ex governatore della Regione Sicilia e il nipote di Guido Crosetto, Giovanni. Nomi di spicco sono anche Ester Mieli, ex portavoce della comunità ebraica di Roma, e Fabrizio Comba, ex console onorario della Bielorussia. Per il partito di Berlusconi la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, candidata all’uninominale della Basilicata, avrebbe dovuto correre in Veneto, ma un domino di candidature ha portato al suo posto Anna Maria Bernini. Tra i candidati di Forza Italia anche l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, entrato nel partito lo scorso 15 giugno dopo essere stato escluso dal ballottaggio nella città scaligera, dove ora è capolista del plurinominale. Presenti Alessandro Cattaneo a Pavia e Maurizio Casasco a Brescia. Per la Lega ci sono Giancarlo Giorgetti, all’uninominale della Lombardia, e Andrea Crippa. In Piemonte la prima scelta è Elena Maccanti, in Liguria Edoardo Rixi. In Lombardia corrono da capilista il fondatore Umberto Bossi, Laura Ravetto e Roberto Calderoli. Nella stessa regione è candidata al plurinominale anche l’ex ministra Giulia Bongiorno

Per quanto riguarda leader e big di partito, Silvio Berlusconi punta al ritorno in Senato correndo come capolista al plurinominale in Lazio, Campania e Lombardia, e all’uninominale a Monza. La compagna Marta Fascina è candidata alla Camera in Lombardia e nell’uninominale a Marsala, in Sicilia, mentre i fedelissimi Antonio Tajani e Licia Ronzulli si dividono il Lazio e la Lombardia. Il leader della Lega Matteo Salvini corre al plurinominale di Calabria, Puglia, Basilicata e Lombardia. Giorgia Meloni si presenta in quattro collegi plurinominali: Lazio, Lombardia, Puglia e Sicilia oltre all’uninominale della Camera in Abruzzo. Anche Giulio Tremonti correrà in Lombardia, mentre l’ex pm Carlo Nordio in Veneto.

Il centrosinistra

Per il centrosinistra tra i candidati all’uninominale si leggono i nomi anche di alcuni ex pentastellati, divisi tra quelli che sono rimasti in Impegno civico con Luigi Di Maio e quelli che invece correranno con il Pd: c’è l’ex ministro delle Pari opportunità Vincenzo Spadafora, candidato a Napoli-Casoria nelle liste Pd, e l’ex capogruppo del M5S Davide Crippa, all’uninominale del comune campano di Giugliano per Impegno civico. Uninominale anche per l’ex ministra all’Istruzione Lucia Azzolina, a Siracusa, sempre con Impegno civico. Ci sono poi Imola per il leader dei Verdi Angelo Bonelli e Milano Loreto per Bruno Tabacci (Impegno Civico). Pur escludendone alcuni, il Pd ha confermato la candidatura all’uninominale per alcuni big uscenti. Il ministro della Cultura Dario Franceschini, ferrarese, è candidato all’uninominale di Napoli, mentre Pier Ferdinando Casini gioca una partita considerata “blindata” a Bologna, con Vittorio Sgarbi. Ripescato dal Pd Stefano Ceccanti, per il collegio di Pisa a cui ha rinunciato Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, che corre solo per il proporzionale. Proprio a proposito dell’alleanza Sinistra Italiana e Verdi, uninominale, ma al Senato, per Ilaria Cucchi a Firenze che è anche capolista al plurinominale al Senato in Lombardia2 e Lazio1. Aboubakar Soumahoro è candidato come capolista nel plurinominale di Milano per la Camera. Emma Bonino corre invece per il Senato a Roma centro per +Europa, in uno scontro diretto con l’ex alleato Carlo Calenda. Enrico Letta guida le plurinominali (ovvero le liste proporzionali) del Pd alla Camera a Milano e in Veneto. Luigi Di Maio, invece, a Napoli-Fuorigrotta e capolista alla Camera in Calabria.

Il Terzo Polo

Nella lista unica di Azione e Italia Viva, rimane fuori dalle candidature di Carlo Calenda l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. In Basilicata, invece, è confermata la presenza dell’ex governatore Marcello Pittella, fuoriuscito dal Pd. Il leader di Azione si riserva la candidatura al Senato a Roma (dove sfiderà Bonino) e a Padova. Nei tre plurinominali della circoscrizione Lazio 1, per la Camera la capolista sarà Maria Elena Boschi seguita da Roberto Giachetti. La ministra per il Sud Mara Carfagna è capolista in tutti i collegi plurinominali della Camera in Puglia. Nella stessa regione, la sua omologa al Senato è la viceministra alle infrastrutture Teresa Bellanova. La ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, sarà capolista alla Camera in Sardegna, in Veneto2 (Verona, Vicenza, Padova e Rovigo) e all’uninominale a Roma. Matteo Renzi, invece, è capolista al Senato in Lombardia, Toscana e Campania. A seguirlo in seconda posizione, la ministra dagli Affari regionali e alle Autonomie Mariastella Gelmini.

Il Movimento 5 Stelle

Giuseppe Conte correrà, solo al plurinominale, nei collegi di Lombardia, Puglia, Campania e Sicilia. Quattro collegi, tutti in Piemonte, per l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino. Tra i capilista anche Alessandra Todde, in Sardegna e Lombardia, Samuel Sorial, Sergio Costa e i vicepresidenti del Movimento Riccardo Ricciardi e Michele Gubitosa. L’ex ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, l’ex capogruppo al Senato Ettore Licheri, l’attuale presidente dei senatori Mariolina Castellone, il vicepresidente 5 stelle Mario Turco e il magistrato in pensione Roberto Scarpinato sono tra i candidati capolista indicati al Senato. Patuanelli corre in Friuli Venezia Giulia, Lazio e Campania. Turco in Puglia e Basilicata. Scarpinato in Calabria e Sicilia. Licheri in Sardegna, Piemonte e Toscana. La Castellone in Campania.

I candidati Vip

Rispetto alle elezioni passate, anche a causa della riduzione dei posti disponibili, le fila di volti noti tra le liste dei partiti sono meno nutrite. Corrono per Fratelli d’Italia due ex campionesse dello sci, Barbara Merlin e Lara Magoni e l’ex pilota di Formula Uno Emerson Fittipaldi, candidato nella circoscrizione sudamericana. Un altro sportivo è nelle liste della Lega, che candida il pallavolista Luigi Mastrangeli. Confermata la conduttrice Rita Dalla Chiesa, candidata in Puglia con Forza Italia, e il critico d’arte Vittorio Sgarbi, al collegio plurinominale Lombardia 1, dove corre per la lista Noi Moderati. C’è anche il patron della Lazio Claudio Lotito, che si presenta all’uninominale del Molise per Forza Italia.

Il Pd, invece, ha scelto i nomi noti dell’economista Carlo Cottarelli e del virologo Andrea Crisanti. Presente nelle liste Pd anche il movimento ambientalista: Federica Gasbarro, attivista che ha rappresentato l’Italia alla Youth4Climate (parte della Cop26), correrà per la Camera all’uninominale di Busto Arsizio. Il Movimento 5 stelle punta sull’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho (oltre che sull’ex procuratore di Palermo Scarpinato), mentre a destare una certa curiosità è la candidatura della 95enne attrice Gina Lollobrigida con la lista sovranista e populista Italia sovrana e popolare.

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