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Il portavoce di Zelensky: «Berlusconi crede all’assassino Putin? Gli italiani scelgano bene i leader»

23 Settembre 2022 - 18:20 Redazione
La dura replica di Seriiy Nykyforov da Kiev dopo le dichiarazioni del leader di Forza Italia sui motivi che hanno spinto il presidente russo a invadere l'Ucraina

Putin sarebbe stato spinto dalla popolazione russa e dalle Repubbliche autoproclamate del Donbass a invadere l’Ucraina. Anzi, a difendere Donetsk e Lugansk perché «Zelensky ha aumentato gli attacchi delle sue forze contro di noi e i nostri confini». Così ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ospite a Porta a Porta prima di giustificarsi dicendo di essere stato frainteso: «Facevo solo il cronista riferendo il pensiero di altri». Quel video, però, è stato visto anche fuori dai confini italiani e a Kiev non è piaciuto. Da Palazzo Mariinskij, sede dell’ufficio presidenziale, è arrivata la replica raccolta da Repubblica di Seriiy Nykyforov, portavoce di Volodymyr Zelensky: «Vi ricordiamo che il presidente della Russia è al potere da più di 20 anni». Intervistato da Repubblica, Nykyforov ha elencato alcuni degli episodi in cui Vladimir Putin avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella storia: «Ha ucciso e imprigionato tutti i suoi avversari politici. Ha mandato un esercito di assassini, stupratori e nel territorio di uno Stato sovrano. Ha organizzato un massacro in Siria, è responsabile dell’abbattimento di un aereo passeggeri con 300 persone nel 2014. E ora minaccia il mondo con le armi nucleari». Particolarmente sgradito è stato il passaggio in cui Berlusconi dice che l’obiettivo della missione militare russa era quello di entrare a Kiev e «sostituire con un governo di persone perbene» quello presieduto da Zelensky: «Quindi, se abbiamo capito bene, Silvio Berlusconi si fida di lui e usa il suo esempio per definire chi è una persona rispettabile e chi non lo è?». Ormai a poche ore dal voto, il portavoce del presidente ucraino ha voluto mandare un messaggio agli elettori italiani: «Le elezioni sono un momento cruciale per ogni Stato democratico. È essenziale che i cittadini scelgano candidati che abbiano e seguano i giusti princìpi morali».

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